Ep. 81: 12 novembre 2023 - Slovenia: La Caverna Moritz

Le Grotte di Guerra

La zona collinare del Carso tra Monfalcone e Trieste fu teatro di aspri combattimenti nel corso della Prima Guerra Mondiale. In particolare, nelle cosidette Battaglie dell’Isonzo (la decima e l’undicesima) le truppe italiane cercarono di sfondare le linee difensive degli austroungarici in quest’area.

L’esercito austroungarico per bloccare l’accesso a Trieste predispose una serie di postazioni a baluardo della città, sfruttando la conformazione del territorio. Le grotte limitrofe al fronte vennero spesso usate come ricoveri, depositi ed anche per ospitare gruppi elettrogeni; le modifiche apportate alle cavità sono visibili ancora oggi.

Nel corso di precedenti episodi avevamo già incontrato alcune di queste postazioni e caverne (link agli episodi Dolina del PrincipeMonte ErmadaMonte Ermada da Medeazza e Malchina); stavolta, ci siamo recati in Slovenia per iniziare a visitare la zona di Brestovizza.

Il “portale” della Caverna Moritz

Avvicinamento

La grotta è raggiungibile da più punti di partenza e può essere inclusa in escursioni più strutturate.. ma noi ci dobbiamo accontentare e quindi abbiamo scelto il punto più vicino per la gitarella, ovvero da Brestovizza (Brestovica pri Komnu). Anzi, da una piccola frazione di Brestovizza, Na Kuclju.

Innanzitutto, bisogna arrivare in Slovenia. Il valico confinario più conveniente arrivando da est è Goriano (da ovest, Jamiano). Il valico si trova alla fine della SP6, che si può imboccare da Prosecco / Gabrovizza.

Arrivati a Goriano (2,9km) si svolta a sinistra in direzione Brestovica. Dopo 6,1km, poco dopo essere arrivati a Brestovica, nuovamente a sinistra (indicazioni azienda vinicola Rebula).

Dopo circa 200m tenere la destra e subito dopo la sinistra; in 60m si arriva alla fine della strada, appena superata l’azienda vinicola Rebula (aperta anche come osmica), link al loro sito Web oppure al portale Osmice.info (ottimo strumento per conoscere le osmice aperte in Slovenia).

Stiamo arrivando al parcheggio!

Da Brestovizza alla Caverna Moritz

Dal piazzale prendiamo il sentiero di fronte a noi, che subito dopo piega a sinistra. Sfioriamo le ultime case e giriamo a destra su un sentiero erto e scivoloso (foglie bagnate e pietre scivolose).

Verso la chiesetta

In neanche cento metri raggiungiamo uno spiazzo; alla nostra sinistra una chiesetta. La piccola chiesa di Sant’Anastasia risale al XV/XVI secolo mentre il campanile con ingresso è stato edificato dopo la Prima Guerra Mondiale. Al suo interno, un altare in legno con scultura della santa.

Sant’Anastasia

Mentre scatto qualche foto, Petra scompare di colpo nella boscaglia.. il tempo di vedere un piccolo cartello con la scritta “Kal” che sento uno sciacquio sospetto. E poco dopo la bestiaccia ritorna bella zuppa!

Una vigorosa scrollata dopo il bagno!

Riprendiamo il cammino nella vegetazione abbastanza fitta; un sentiero in salita ci conduce, in 310m, ad incontrare una sorta di carrareccia che imbocchiamo a destra. Qui troviamo la prima indicazione per la nostra meta; ne troveremo ancora un paio.. ma forse ad uno o due bivi mancano.

Siamo sulla strada giusta!

Procediamo per neanche 350m prima di arrivare ad un bivio dove svoltiamo a sinistra.

Al bivio, a sinistra

Altri 380m per giungere alle indicazioni per la grotta: dobbiamo abbandonare la carrareccia ed imboccare un sentiero alla nostra destra.

A destra per la caverna

Procediamo lungo il nuovo sentiero per 200m scarsi prima di giungere sul fondo di una dolina. Il cartellone informativo a sinistra ci conferma che siamo arrivati a destinazione.. dietro al cartellone, un po’ celata, troviamo la Caverna Moritz.

Il fondo della dolina, la grotta si trova a sinistra

La Caverna Moritz

La Caverna Moritz ha offerto ricovero agli addetti di una postazione d’artiglieria; l’insieme delle iscrizioni sul portale forma la scritta “Moritz 1917 10.4 cm Kanonen Batterie 18/2”.

Parte delle iscrizioni

Secondo una delle fonti, il nome della cavità deriverebbe dal titolo di un libro per bambini tedesco “Max und Moritz” dell’umorista (nonché poeta e pittore) Wilhelm Busch. Pubblicato nella seconda metà dell’ottocento racconta - anche attraverso le illustrazioni dello stesso autore - una serie di perfidi scherzi compiuti da due ragazzini. Per saperne di più, link alla voce su Wikipedia.

Non ho trovato modo di confermare o meno l’ipotesi.. fosse vera, mi sembra strano che non esista una postazione nelle vicinanze titolata “Max”.

L’ingresso della Moritz

Ma bando alle ciance e scendiamo la breve e ripida gradinata che dal portale conduce in un primo piccolo vano.

Dopo il primo vano la galleria continua..

Ci guardiamo attorno; la galleria procede verso sinistra e poi svolta bruscamente a destra. Petra mi precede.. e si blocca di colpo. La seguo e mi fermo a mia volta.. la cavità è piena d’acqua!

La galleria è piena d’acqua!

Avevo visto delle foto con l’acqua.. ma pensavo fossero un’eccezione. Con il senno di poi, questo spiegherebbe anche l’assenza di descrizioni dell’interno della grotta.

..ed anche fonda!

Per fortuna, Petra non ha intenzione di sfruttare la piscina sotterranea e quindi torniamo indietro e risaliamo in superficie. Un po’ deluso, non mi soffermo a cercare altro.

..io me ne torno in superficie!

Dalla Caverna Moritz a Brestovizza

Ritornati alla dolina, prendiamo una traccia seguendo le indicazioni del percorso. Si tratta di un sentierino decisamente poco frequentato negli ultimi tempi.. la vegetazione è cresciuta rigogliosa e procediamo con difficoltà. Anzi, procedo con difficoltà: Petra, con quattro zampe motrici e più bassa, si sposta agevolmente.

Dai che si passa!

In poco più di 150m incontriamo un largo sentiero, dove giriamo a destra. Proseguiamo in leggera discesa per 170m prima di reincontrare il percorso fatto all’andata.

Proseguiamo sempre in discesa

Ora procediamo più rapidamente: dopo 260m al bivio svoltiamo a destra e continuiamo. Per evitare la ripida discesa verso la chiesetta e soprattutto una seconda visita di Petra allo stagno, non svoltiamo e proseguiamo diritti lungo il sentiero più comodo.

..usiamo il sentiero più “comodo”

Procediamo per quasi un chilometro prima di arrivare alle prime case del paese. Sbuchiamo sulla strada asfaltata proprio all’inizio dell’abitato.

Arriviamo sulla strada all’inizio del paese

Ci teniamo sulla sinistra e percorriamo lo stesso percorso fatto all’andata con l’automobile sino a tornare, in poco più di 500m, allo spiazzo dove avevamo parcheggiato.

..questo deve essere parcheggiato da un po’..


Riepilogo

In totale, abbiamo percorso 3,46km con un centinaio di metri di dislivello positivo e negativo. L’escursione è stata di 1h3/4.

Il file .gpx della camminata è disponibile sul nostro profilo Komoot Six paws walks.

Il percorso

Conclusione

Prossimamente, faremo un’altra gita nella zona per visitare la Grotta dei Lavandini (Valska Jama). Con pochi chilometri in più è fattibilissima un’escursione unica; ma come detto, Petra ed io al momento siamo limitati. Però, visto l’esito negativo dell’esplorazione della Moritz, magari uno sforzo lo faremo..

In ogni caso, per chi volesse visitare la zona, ecco sotto un bel percorso pronto che tocca il castelliere del Gradina, la Grotta del Conte e la Moritz. Per maggiori dettagli (ed altri itinerari), consiglio di guardare il sito storija.info.

Percorso S6 “Brestovica: sul fronte dell’Isonzo”

The Movie












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