Ep. 28: 30 gennaio 2022 - Carsovagando: Monte Ermada

  Anello del Monte Ermada

Dopo aver visto la parte ovest, con il Monte Cocco (Episodio 10), e la parte est, con l’Ostri Vrh (Episodio 27), non poteva mancare la parte centrale con il Monte Ermada (in realtà, è un unico massiccio con diverse cime vicine tra di loro, con un altezza che varia da 167 a 323m).

Un facile percorso ad anello per visitare queste piccole cime dove nella Prima Guerra Mondiale si è combattuto aspramente.


Avvicinamento

Punto di partenza dell’itinerario è il paese di Ceroglie; per informazioni su Ceroglie e la zona del Monte Ermada potete visitare il sito InformaTriesteEU.

Dal Raccordo Autotradale 13 (E70) si prende l’uscita per Sistiana e si svolta a destra (arrivando da Venezia/Udine, uscita Trieste/Sistiana) alla rotonda prendere la prima uscita per Visogliano e subito dopo aver passato il cavalcavia sull’autostrada, girare a sinistra seguendo le indicazioni per Malchina e per Ceroglie.

Si parcheggia nel centro del paese oppure alla fine della strada asfaltata (vicino al numero civico 43), dove un cartello di divieto di transito (del tutto sbiadito) reca anche l’indicazione del Sentiero CAI 8, inizio del percorso.


Il percorso

Dal parcheggio abbiamo inizalmente preso il Sentiero CAI 8 (che porta da Duino sino al Monte Ermada e finisce al raggiungimento del Sentiero CAI 3).

Ignorando una prima deviazione sulla sinistra, arrivati al primo bivio siamo svoltati a destra. Alla successiva biforcazione, abbiamo tenuto la sinistra, proseguendo con morbidi saliscendi per 1km dalla partenza.

Poi, in corrispondenza di una netta deviazione a sinistra, con una tabella di indicazioni in sloveno, abbiamo svoltato, proseguendo per 500m scarsi sino ad arrivare ad un cippo confinario, dove in un’altra occasione avevamo abbandonato il sentiero per raggiungere la cima dell’Ostri Vrh; stavolta, abbiamo proseguito diritti in direzione del Monte Ermada.

La strada inizia a salire, con alcuni tornanti che è possibile accorciare usando un sentierino marcato in giallo; qui abbiamo iniziato ad incontrare altri gitanti, in numero crescente man mano che ci avvicinavamo alla zona della vetta. Abbiamo quindi “saltato” la devizione per la Grafova Jama (Grotta del Conte) ed avviamo svoltato verso l’Anticima dell’Ermada, proseguendo in cresta sino a raggiungere il Monte Ermada.

La giornata era bella e tiepida (ormai era mezzogiorno), ma una fastidiosa foschia impediva la vista verso le montagne. E comunque la sosta è stata breve: alcuni ragazzi stavano facendo uno spuntino.. ho quindi dovuto mettere il guinzaglio a Petra e lasciare la cima (altrimenti, non li avrebbe lasciati in pace neanche per un attimo.. la fame atavica dei golden retriever è ben nota!).

Abbiamo optato per rientrare per la strada più diretta (Sentiero CAI 8) abbiamo quindi svoltato a sinistra per scendere e collegarci alla carrareccia fatta all’andata e raggiungere in poco tempo il parcheggio.

In totale, 5,12km, con 170m  dislivello in salita e 170m di dislivello in discesa, con un tempo di percorrenza di 2h1/4 (incluse le soste).

Con l’impegno di ritornare in una giornata infrasettimanale per visitare con calma alcune grotte!








Monte Ermada

Il Monte Ermada (Hermada, Monte Cerreto, Monte Querceto oppre Grmada in sloveno) è noto per le vicende della Prima Guerra Mondiale, in particolare tra la settima e l’undicesima Battaglia dell’Isonzo.

La piccola catena montuosa è il rilievo più significativo dell’area nonchè un punto di accesso obbligato per Trieste. Per tale motivo vi furono erette una serie di fortificazioni dalle truppe austroungariche che l’esercito italiano non riuscì mai a conquistare; la necessità di evitare la caduta di questa linea difensiva indusse poi gli austroungarici a predisporre una forte azione diversiva, ovvero lo sfondamento del fronte italiano a Caporetto.

I resti delle postazioni (trincee, camminamenti, gallerie, grotte naturali, piazzole d’artiglieria) sono tuttora ben visibili; l’area rientra nel museo all’aperto del Monte Ermada, v. il sito Turismo FVG.








Travel Tip: Lupi di Toscana

A pochi km dal Monte Ermada, lungo la strada statale SS14 in località San Giovanni di Timavoè possibile osservare il monumento ai "Lupi di Toscana" dedicato al 76° e 77° reggimento fanteria, ovvero la Brigata Toscana, che nella primavera del 1917 partecipò alla Decima Battaglia dell’Isonzo.

Il monumento è composto da due lupi in bronzo posti in cima ad un masso nel 1951: il primo è rivolto verso il Monte Ermada mentre richiama il branco, il secondo invece volge lo sguardo verso il basso, come se volesse controllare il nemico.


Foto dal sito Turismo FVG


Just a bite

Ripresa l’automobile, abbiamo lasciato Ceroglie in direzione Malchina, proseguendo poi verso San Pelagio. A circa 4,5km, verso la fine dell’abitato di Precenico, ci siamo fermati alla Trattoria Gostilna Sardoc.

Anche qui la notevole affluenza ha avuto il suo peso: oltre ad essere strapieno il parcheggio, abbiamo dovuto (come tutti) aspettare un bel po’.. magari eviteremo in futuro di mangiare fuori alla domenica!


Movies

1. Trailer



2. Full moovie


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