Ep. 70: 11 giugno 2023 - Carsovagando: A nord-ovest di Malchina

 Le grotte di guerra

Dopo un mese e mezzo di inattività forzata, proviamo piano piano a fare un’escursione. Scelgo un percorso nella zona di Malchina sul Carso Triestino, modulabile a seconda dello stato fisico.

Nel corso di altre passeggiate avevamo già visitato la zona del Monte Ermada (link all’Elenco degli episodi), ma l’area è vasta e sono numerosi i resti dell’inespugnabile linea difensiva degll austroungarici risalente al primo conflitto mondiale.

Questa volta, partendo dal paese di Malchina e percorrendo un primo tratto in comune con una precedente escursione (link all’Episodio 64 - Anello del Monte Sambuco), abbiamo fatto un percorso ad anello per visitare due caverne naturali adattate a scopi bellici, la Grotta Dörfler e la Grotta del Motore.

Speleo-cane!

Avvicinamento

Per raggiungere il paese di Malchina da Sistiana, lungo la SP 42, si seguono dapprima le indicazioni per Visogliano e successivamente verso Malchina (6km).

Come di consueto, abbiamo trovato un parcheggio proprio nella piazza con la chiesa dedicata a San Nicolò Vescovo.

Dettaglio a lato della piazza

Da Malchina alla Caverna Murata (3,15km)

Dalla piazzetta del paese abbiamo iniziato il percorso seguendo il Sentiero CAI 31 (che parte da Aurisina e termina alle pendici del Monte Sambuco).

Lungo il CAI 31

Lo abbiamo percorso, ignorando altre possibili deviazioni, per 1,34km. Ad un bivio, abbiamo piegato a sinistra, imboccando un sentiero che, con dolci saliscendi, immerso nella vegetazione (quanto scotano.. da tornarci in ottobre!), ci ha condotti in poco più di 450m al Sentiero CAI 3.

Quanto sommaco.. pardon, scotano!

Ed eccoci sul CAI 3

Abbiamo svoltato a sinistra, trovando una traccia non proprio marcata. Seguendo il sentiero, dopo circa 1,3km, ad una sorta di quadrivio, abbiamo trovato delle indicazioni.. ma mentre mi guardavo attorno per cercare la caverna, Petra ha trovato una stupenda pozza d’acqua stagnante!

Cartello indicatore in prossimità della pozza

Dopo alcune immersioni nell’acqua non esattamente cristallina e profumata, abbiamo proseguito per qualche metro a destra, arrivando belli zuppi alla Caverna Murata.

La pozza della Caverna Murata


La Caverna Murata

La Caverna Murata è censita al n. 6727 del Catasto Grotte FVG (link alla scheda); è lunga solo 11m con un dislivello di 2,5m. Nonostante la presenza di opere murarie, non risulterebbe utilizzata nel corso della prima guerra mondiale.

Eccola!

Entrata della Caverna Murata

Ci siamo limitati a dare un’occhiata all’ingresso prima di proseguire il cammino.

..ancora un tuffo..


Dalla Caverna Murata alla Grotta Dörfler (0,43 km)

Ritornati alla pozza (altro tuffo), abbiamo preso il sentiero a sinistra. Poco più di 400m per arrivare alla Grotta Dörfler, che troviamo alla nostra destra ad appena qualche metro dal sentiero.

Dalla Caverna Murata alla Dörfler

Ecco la nostra prossima tappa!


La Grotta Dörfler

La Grotta Dörfler è censita al n. 1409 del Catasto Grotte FVG (link alla scheda); è lunga poco più di 63m ed ha una profondità di 18m.

La cavità naturale è stata modificata dagli austroungarici per mettere in collegamento due doline, al fine di creare una zona di riparo per le truppe.

Anche questa visita l’abbiamo saltata per motivi di tempo.. ma ovviamente ci ritorneremo con più calma.


Resti di costruzione presso la grotta

L’entrata della Grotta Dörfler

La Grotta Dörfler

 Dalla Grotta Dörfler alla Grotta del Motore (0,53 km)

Proseguendo lungo il sentiero, dopo poco più di 70m incrociamo una larga carrareccia. La attraversiamo (ci torneremo dopo) ed imbocchiamo il sentiero quasi di fronte a noi.

Attraversiamo la carrareccia

Si continua in salita per 350m prima di arrivare (sulla sinistra) all’imbocco naturale della Grotta del Motore.

Dal sentiero si vede l’imbocco naturale

 La Grotta del Motore

La Grotta del Motore, ovvero la Caverna del Monte Querceto (e non la Grotta del Monte Querceto, che è un’altra cavità) è censita al Catasto Grotte al n. 671 (link alla scheda). Probabilmente perché il nome sloveno fa riferimento all’Ermada (Pejca na Grmadi), alcuni la indicano anche come Caverna del Monte Ermada.

L’accesso alla cavità (un po’ nascosto)

La cavità presenta due ingressi, ha una profondità di 9m ed uno sviluppo di 45m. Come è intuibile, il nome deriva dal fatto che, dopo gli opportuni adattamenti, gli austroungarici vi posizionarono dei gruppi elettrogeni per la produzione di corrente (link al sito Turismo FVG).

Entrata della Grotta del Motore

Trovare l’ingresso naturale (una sorta di piccolo pozzo) è stato facile, in quanto situato proprio accanto al sentiero. Ma trovare l’ingresso artificiale, poco più sotto rispetto al sentiero, ha richiesto un po’ di tempo a causa della fitta vegetazione.

Corridoio d’accesso alla sala principale

La sala principale, con l’accesso naturale

..si torna all’aperto


Dalla Grotta del Motore a Malchina (3,3 km)

Tornati sul sentiero, abbiamo ripercorso la strada dell’andata per circa 400m sino a raggiungere la carrareccia incrociata in precedenza. Se avessimo proseguito, avremmo potuto arrivare sull’Anticima del Monte Ermada oppure alla Grotta del Conte.. ma avremmo allungato l’itinerario di un paio di chilometri.

Procediamo lungo la carrareccia

Abbiamo svoltato a destra, seguendo la comoda via per quasi 600m e svoltando a sinistra (proseguendo, saremmo arrivati al paese di Ceroglie).

Lungo la strada

Da qui, sempre dritti per 870m. A questo punto, potevamo continuare per ricongiungerci con l’itinerario fatto all’andata, ma ho preferito svoltare a destra per un sentiero molto più piccolo che si introfulava tra gli alberi.

Imbocchiamo un sentiero meno marcato

Tranquillità!

Un bel tratto, ricco di vegetazione.. e per fortuna, perché aveva iniziato a piovere. Solo una sottile pioggerella, ma il riparo degli alberi è stato apprezzabile!

Vigne e prati coltivati.. stiamo arrivando in paese

In 1,3km abbiamo raggiunto la strada all’asfaltata all’inizio del paese (quasi di fronte all’Osteria Boris); svoltato a sinistra, in 200m siamo arrivati nella piazzetta dove avevamo parcheggiato.

..quasi giunti al parcheggio

Riepilogo

In tutto, quasi 7,5km con un dislivello positivo e negativo di un centinaio di metri. Ci abbiamo impiegato ben 3h30 (di passeggiata pura, sarebbero 2h18), ma sapevo in anticipo che avremmo camminato lentamente.

Sebbene fosse una bella domenica mattina, abbiamo incontrato solo un gruppo di ciclisti durante tutta l’escursione. Per fortuna, in quanto nel ritorno a casa ho notato che i parcheggi degli itinerari più conosciuti e soprattutto quelli delle osmize erano più che pieni!

La presenza di vegetazione anche sui sentieri fa consigliare l’uso di pantaloni lunghi anche nel periodo estivo!

Il percorso

File .gpx disponibile su Komoot: 6 paws walks.

Ma non è l’ultima volta che passiamo da queste parti.. infatti, per completare la “visita” delle grotte di guerra, ci mancano ancora due cavità: La Grotta Karl e la Grotta Zita (link al sito Turismo FVG).


The Movie

Per rientrare nei limiti di caricamento previsti, ho dovuto comprire moltissimo il video.. il risultato purtroppo si vede ☹️












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