Ep. 58: 6 gennaio 2023 - Carsovagando: Vetta Grande & Monte Voistri

 Epifania sul Carso

Rubiamo qualche ora per un percorso vicino a casa.. un itinerario semplice che ci permette di visitare due piccole cime: la Vetta Grande ed il Monte Voistri, entrambe nella zona del Monte Lanaro.

Epifania sul Carso!

Avvicinamento

Il percorso più comune parte da Rupinpiccolo, ma io preferisco partire da un piccolo parcheggio vicino a Sagrado del Carso. Non il parcheggio più grande, comunemente utilizzato per salire sul Monte Lanaro (od in caso di sovraffollamento dei due agriturismi presenti, l’Agriturismo Milič Zagrki e Ostrouska), ma un piccolo slargo poco oltre.

Sagrado del Carso è raggiungibile da Rupinpiccolo oppure da Repen (Rupingrande - Veliki Repen nella vecchia denominazione).

Poco oltre il parcheggio, scendendo verso Rupinpiccolo, si incontrano delle cave; proprio in corrispondenza di una di esse (parzialmente “cannibalizzato” dalla cava stessa) si trova uno dei castellieri più grandi del Carso, il Castelliere di Rupinpiccolo.

L’imbocco del sentiero

Da Sagrado alla Vetta Grande

Dallo spiazzo parte un sentiero che inizia in discesa e che dopo alcuni saliscendi ci porta, in circa 800 metri, a raccordarci con un sentiero più grande, il CAI 40.

Il Sentiero CAI 40, con un percorso di 5,3km, porta da Sgonico a Rupinpiccolo, passando proprio al bivio per la Vetta Grande.

Raccordo con il CAI 40

In questo primo tratto, siamo sia sul Sentiero CAI 40 che sul Sentiero CAI 5Proseguendo, lasciamo alla nostra destra il Sentiero CAI 5 che ci avrebbe condotto dapprima ad un vasto stagno e poi, salendo, ci avrebbe portato a raccordarci con il Sentiero 5a che sale da Sgonico sino al Monte Lanaro.

Al bivio, teniamo la sinistra

Sempre in salita, continuiamo per circa 350m. Dobbiamo prestare attenzione: c’è un bivio, ma non è segnato marcatamente. Per fortuna, un piccolo segnale sulla sinistra ci fa capire che dobbiamo svoltare.

Ancora a sinistra

Siamo sulla strada giusta!

Il sentiero dopo poco si fa più stretto; proseguiamo con saliscendi e tratti in falsopiano per circa un chilometro, ignorando le indicazioni a destra per il Sentiero CAI 3.

In prossimità di un vecchio cartello confinario, ci guardiamo attorno.. il sentiero 40 prosegue dritto ed alla nostra destra c’è un sentiero (che imboccheremo più tardi); noi ora dobbiamo svoltare a sinistra sul piccolo sentiero che porta alla cima della Vetta Grande.

Guardiamoci attorno: siamo ad un incrocio!

Dopo poco più di 200m, siamo arrivati; quasi 3km dalla partenza in un’oretta.

Verso la cima..

 Vetta Grande

La Vetta Grande (486m) o Veliki Vrh avrebbe in teoria una bella vista panoramica.. dico avrebbe, perché la fitta vegetazione e l’assenza di un punto più elevato impediscono allo sguardo di spaziare.

OK, siamo in cima!

La Vetta Grande

Però la cassetta del Libro di Vetta è tenuta benissimo: al suo interno, delle buste di plastica proteggono le carte ed il timbro è presente!


Grazie a chi se ne prende cura!

Timbro di Vetta (foto speculare)

Dalla Vetta Grande alla Jama Nemceva

Per riprendere il nostro percorso, dobbiamo scendere per lo stesso sentierino fatto all’andata: è l’unico che “serve” la cima della Vetta Grande.

In discesa, si fa presto a raggiungere nuovamente il sentiero principale. Lo “attraversiamo” ed imbocchiamo il piccolo sentiero proprio di fronte a noi.

Imbocchiamo il sentiero di fronte

Ma dopo qualche decina di metri, lo abbandoniamo e ci dirigiamo a sinistra, in cerca della Jama Nemceva. La ricerca si rivela però complicata: la fitta vegetazione ed il continuo susseguirsi di piccole doline non aiutano.. dopo una ventina di minuti, decido di abbandonare l’esplorazione e ritornare sul sentiero principale.

L’infruttuosa ricerca

Nel frattempo, incontriamo la segnaletica disposta per la Corsa della Bora che entrerà nel vivo i giorni 7 ed 8 gennaio. Tra l’altro, quest’anno è prevista anche una notturna sul Monte Lanaro.

Petra osserva la segnaletica


 La Grotta del Monte Voistri

La Jama Nemceva, o Pozzo Doppio ad Ovest del Monte Voistri (censita al n. 440 del Catasto Grotte) non è molto frequenta; questa sorta di isolamento ha permesso lo sviluppo di vegetazione assente in altre grotte e la frequentazione di animali (decenni orsono vi si trovava una comunità di colombi selvatici ed in tempi recenti è stato avvistato un allocco). La cavità ha uno sviluppo di 36m ed una profondità di quasi 30m. Dopo l’ampia entrata, un pozzo di 12m alla base del quale inizia una ripida discesa che porta ad una galleria che termina in una nicchia.

Jama Nemceva (foto da Catasto Storico Grotte)

Naturalmente, nei dintorni vi sono altre grotte: la Caverna presso Rupinpiccolo, la Grotta del Girotondo.. e la Grotta dei Bernoccoli! Sono però tutte a sviluppo più o meno verticale e quindi non visitabili “a mani nude” (per così dire) e di modeste dimensioni (la più grande è la Caverna di Rupinpiccolo, con una trentina di metri). Per trovare una cavità davvero grande, avremmo dovuto scendere dall’altro versante della Vetta Grande: quasi sul fondo di una vasta dolina, si apre l’Abisso Luca Kralj (665m di sviluppo con una profondità di 307m!).


Dalla Jama Nemceva dell’Epifania Monte Voistri

Mentre accantonavo l’idea di trovare una grotta, arzille ed atletiche Befane si stavano preparando per la discesa nella Grotta Gigante.. mai visto lo spettacolo? Beh, una volta almeno va fatto.. almeno per poter degustare la bollente mistura segreta chiamata Gran Pampel!

Abbiamo riguadagnato quota e ripreso il sentiero. Ma solo per un brevissimo tratto: era il momento di iniziare a salire il Monte Voistri in.. per così dire.. fuori strada!

“Fuoristrada” sul Voistri

L’erba alta, anche se quasi secca, non ha aiutato molto; piccole buche e pietre erano celate in attesa di qualche incauto escursionista!

Ti muovi???

Ad ogni modo, in poco tempo abbiamo raggiunto la sommità del Voistri. Siamo a 3,7km dalla partenza, due ore scarse.

Quasi arrivati in cima

Il Monte Voistri

Il Monte Voistri (498m) in sloveno Ostri Vrh ha lo stesso nome di un’altra elevazione del Carso Triestino, vicina all’Ermada. Ci eravamo stati nell’Episodio 27. Il significato é cima aguzza, tagliente.

La cima del Voistri

Anche in questo caso, la vegetazione nasconde il panorama; solo salendo abbiamo avuto degli scorci liberi.

Qualche scorcio..

Ci fermiamo in vetta: snack per Petra e Pocket Coffee per me. Qualche foto, un selfie.. prima di riprendere il cammino, raddrizzo il palo piantato sulla cima. Ma è un po’ consunto dalle intemperie e non resisterà ancora molto.

Un bau-selfie di vetta

Dal Monte Voistri a Sagrado

Per scendere dalla vetta, abbiamo optato per il versante opposto, che presto si presenta con meno vegetazione rispetto a quello fatto in salita. Procediamo quindi abbastanza velocemente ed alla base del monte riprendiamo il Sentiero CAI 40.

..riprendiamo il sentiero..

Svoltiamo a sinistra e poco dopo a destra per seguire l’onnipresente CAI 3 per un tratto in salita (ma è l’ultimo dell’escursione). Al bivio successivo, lasciamo il n.ro 3 e giriamo a destra.

Il sentiero percorre la base del Monte Lanaro, che si trova alla nostra sinistra. È comodo e largo e ci porta in breve alle pendici del Lanaro, dove inizia la salita vera e propria per arrivare alla cima.

Noi tiriamo dritto, prendendo il Sentiero Skabar per perdere ulteriormente quota e raccordarci poi al Sentiero CAI 5a in direzione Sagrado del Carso.

Scendiamo dritti lungo il Sentiero Skabar

Qui incontriamo delle persone, le prime dall’inizio della camminata. Scendiamo agevolmente per oltre due chilometri.

Una capanna nel bosco

Giungiamo quindi alla strada asfaltata (in corrispondenza del parcheggio “grande”). Messo il guinzaglio a Petra, svoltiamo a destra ed in alcune decine di metri arriviamo all’automobile.

L’ultimo tratto prima di arrivare sull’asfalto

 Riepilogo

In questa “epifanica” escursione abbiamo percorso 7,19km con un dislivello complessivo in salita ed in discesa di 200m. Ci abbiamo impiegato 3h (soste e vana ricerca della grotta incluse) contro 2h10 teoriche nette.

Per una descrizione migliore di un intinerario simile (partenza ed arrivo da Rupinpiccolo), potete visitare il sito SuperChine Adventures, sempre buona fonte di ispirazione per escursioni.

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