Ep. 37: 25 aprile 2022 - Alpi Carniche: Maria Schnee

 Alpe di Ugovizza

Tra condizioni meteo non ottimali, affollamento per ponti & festività e qualche problemino meccanico (spalla-ahi e ginocchio-uhi), siamo stati un po’ a riposo.. ma ci mancava la nostra solita gita.. leggere poi su FaceBook che il Rifugio Nordio-Deffar sarebbe stato chiuso nel fine settimana, ma aperto il 25 aprile mi ha convinto a cercare un itinerario nella zona (Alpe di Ugovizza).

Quindi, percorso ad anello dal parcheggio P6 dell’Alpe sino alla Madonna della Neve ed a Sella Bistrizza e poi comoda discesa sino al Rifugio. In pratica, il percorso inverso del Sentiero CAI 507; secondo il sito del CAI FVG il sentiero è lungo 8km, con un dislivello di 550m ed un tempo di percorrenza di 2h50’.

Almkapelle Maria Schnee

Avvicinamento

Il punto di partenza dell’escursione è il parcheggio P6 (ex-Rifugio Nordio) nell’Alpe di Ugovizza.

Dall’autostrada E55/A23 prendere l’uscita Malborghetto/Valbruna, tenere la destra seguendo le indicazioni Malborghetto/Pontebbana sulla SS13; entrati a Ugovizza, girare a destra imboccando Via Uque. Proseguire, attraversando il paese e superando la chiesa per poi iniziare a salire.

La strada non è molto larga ed è utilizzata da ciclisti ed escursionisti, quindi procedere con cautela; nel periodo invernale viene costantemente pulita, ma ovviamente la carreggiata è un po’ più stretta, con presenza di neve. In 7km scarsi porta dai 770m di Ugovizza ai 1210m del Parcheggio, con un dislivello di 430m.

Si prosegue ignorando le possibili deviazioni sino alla Locanda al Camoscio (circa 6km dalla chiesa di Ugovizza); svoltare a destra e continuare per circa 1km sino alla fine della strada (parcheggio P6 ex-Rifugio Nordio).



Dal parcheggio alla Madonna della Neve

Dal parcheggio P6 (1.210m) abbiamo imboccato la strada forestale a destra, camminando a fianco del Torrente Pleccia (che vicino al parcheggio confluisce nel Torrente Uqua).

Per i primi 300m è una passeggiata, poi il sentiero svolta a sinistra e si impenna! Lasciamo il Pleccia (il cui rumore però ci farà compagnia per un bel pezzo) ed iniziamo a salire. 

Sono circa 700m tutti d’un fiato (nel mio caso, fiatone) sino ad un ricovero per animali; da quel punto il sentiero diventa più umano: traccia più larga e salite non esagerate alternate a piccole discese e tratti in piano.

Salendo nel bosco iniziamo ad incontrare un po’ di neve ghiacciata; devo dire che due bivi non sono del tutto intuibili.. ma arriviamo comunque sotto la sella, dove ci aspetta ancora una piccola erta.

Usciamo dal bosco e veniamo accolti da nuvole basse e da un bel venticello fresco.. ma il panorama che si apre è fantastico nonostante molte vette siano coperte da batuffoli di nuvole!

In un’ora e mezza, dopo circa 3km e 400m di dislivello, siamo giunti alla Sella di Pleccia (1.620m, Pletschasattel). Alla destra il sentiero che porta al Monte Aconizza e davanti la rotabile austriaca, ma noi proseguiamo verso sinistra in salita su traccia incerta.

La neve è decisamente più presente man mano che affrontiamo l’ultima erta (circa 700m con 120m di dislivello). Ma la meta ormai non è lontana e la raggiungiamo in poco più di 20 minuti.

Il Torrente Pleccia

..ancora neve sul sentiero!

Sella Pleccia

Monte Aconizza

Panorama da Sella Fleccia

Dalla Sella verso Maria Schnee

..si vede Maria Schnee!



Madonna della Neve

La cappella della Madonna della Neve (Maria Schnee) si trova sulle pendici orientali del Monte Gozman, poco a sud del Monte Osternig, sul confine italo-austriaco.

Sorge a quota 1.750m ed è stata edificata nel 1911 dal proprietario dell’Hotel Oisternig, Anton Achatz. Venne eretta per le esigenze religiose degli ospiti dell’albergo: la località era infatti una stazione climatica abbastanza in auge tra le classi nobiliari e benestanti, che vi giungevano in carrozza lungo la rotabile. Le attività cessarono con la prima guerra mondiale; anni dopo, lo stesso sig. Achatz la fece ristrutturare nel 1926.

La chiesetta, costruita in pietra e con il tetto a scandole di legno, è costituita da un unico ambiente rettangolare con una piccola abside nella quale si trova un altare ligneo di impronta nordica.

La sua posizione non è affatto casuale: sono visibili le chiese di Luschari in Val Canale e quella di Feistritz am Gail!

Nel 2021 è stata una delle tappe della manifestazione “Palchi nei Parchi” con l’esibizione del Tiepolo Brass Quintet (musica swing).

Neve e vento.. sosta per acqua e spuntino, ma anche per indossare la giacca a vento! I monti attorno sono per lo più avvolti da nuvole, ma qualche squarcio permette di far arrivare lo sguardo sino al fondovalle austriaco.

Visito rapidamente il curato interno della chiesetta e poi ci rimettiamo in marcia! Il più è fatto: siamo nel punto più elevato dell’escursione e da qui in poi sarà tutta discesa!

Almkapelle Maria Schnee

L’Altare in stile nordico

Altare - particolare

Panorama da Maria Schnee

Panorama da Maria Schnee



Dalla Madonna della Neve alla Sella di Bistrizza

Dalla cappella il sentiero dietro permette di raggiungere le tre cime del Monte Gozman, noi prendiamo a destra indiscesa; le indicazioni per il sentiero non sono sempre ben visibili a causa della neve. Procediamo in discesa cercando di seguire le poche tracce battute, ma sprofondiamo comunque.. perdiamo quota rapidamente ed arriviamo ad una strada forestale pulita e larga che ci conduce in breve alle prime casette.

Circa 1,6km con -20m di dislivello; 20 minuti.

La discesa da Maria Schnee

Ancora neve???

Quasi arrivati.. si vedono le case!!!

Sella di Bistrizza

La Sella di Bistrizza (Feistritzattel) situata a 1.725m, è uno “snodo” importante per la zona: vi si arriva direttamente dall’Austria oppure dall’Italia, dal parcheggio P6 (come abbiamo fatto noi) oppure dal Rifugio Nordio-Deffar.

Quasi una trentina di costruzioni ed il rifugio austriaco (Feistritzer Alm Kärnten, sito in tedesco, oppure Pagina FaceBook, che però non riceve aggiornamenti dal 2020), aperto da maggio a settembre.

Non ho trovato molte informazioni sull’albergo Oisternig. Qualche immagine d’epoca (potete vederne una nella pagina FB Gailtaler Zeitbilder) e qualche dettaglio qua e là. Peccato, perché mi aveva incuriosito la storia di Anton Achatz, che oltre ad essere il proprietario dell’albergo (che aveva fatto costruire) ed aver fatto edificare la Maria Schnee, era anche un commerciante con attività agricole ed un birrificio..

La Sella di Bistrizza è anche uno snodo per la salita al Monte Osternig, per il Sentiero CAI 481 (Oisternig, 2.052m) oppure, con un percorso meno diretto, per il Sentiero CAI 482 che porta alla cima est (Oisternig Ostgipfel, 2.032m).

Il Monte Osternig (Oisternig in tedesco, Ojstrnik in sloveno) è alto 2.052m e si presenta come un cupolone erboso. Dalla sua cima, il panorama si apre verso ovest sulle Alpi Carniche (alle quali appartiene), verso nord sulla valle del Gail e le Alpi di Lienz, verso est sulle Alpi Giulie ed infine verso sud sulla catena delle Caravanche.

La Sella di Bistrizza, dominata dall’Osternig

Feistritzer Alm

Come si diceva, è uno snodo!

Una delle baite della Sella

Dalla Sella di Bistrizza al rifugio Nordio

Dalla Sella di Bistrizza sino al Rifugio Nordio-Deffar abbiamo percorso, ancora in senso inverso, il Sentiero CAI 507.

Sono un pochino indeciso: mancherebbe un’ora (per noi un’ora e mezza) per raggiungere l’Osternig.. al di là del tempo di percorrenza, le condizioni meteo non mi convincono. Per cui rinuncio (non era comunque previsto) e rimango sul percorso prefissato.

La discesa inizia in maniera morbida e procediamo velocemente; alla nostra sinistra, poco dopo, vediamo un piccolo rivo in basso: è il Torrente Uqua appena nato! Una volta  entrati nel bosco, però, ritroviamo neve compressa ed un po’ ghiacciata. Siamo costretti a rallentare sino ai tornantini che, con una traccia più stretta, ci fanno rapidamente scendere sino al torrente.. e da lì al Rifugio è un attimo.

La tratta è di 2km; abbiamo perso quota per 310m in 50 minuti.

Il sentiero 507 entra nel bosco

Una bella scrollata ci vuole proprio!

Lungo l’Uqua

Quasi arrivati…

Rifugio Nordio-Deffar

Ci eravamo già fermati al Rifugio in occasione della visita alla Sella di Lom (Episodio 25), raggiungendolo dalla strada forestale che arriva direttamente dal parcheggio P6 (e che faremo al rientro).

Il rifugio Fratelli Nordio e Riccardo Deffar si trova a quota 1.406m, sulla pista che dalla alta Val Uqua porta alla Sella di Lom. È stato inaugurato nel 2013, ricostruito dopo che il vecchio rifugio (più a valle) era stato devastato da un’alluvione nel 2003. Purtroppo, nel febbraio 2016 il nuovo rifugio ha subito un incendio che ha comportato la necessità di una importante ristrutturazione; è stato “nuovamente” inaugurato nel 2018.

Ma andando indietro nel tempo, e partendo dall’inizio.. il rifugio originario sorgeva in un sito ancora diverso; si trattava di un capanno di caccia del re Federico Augusto di Sassonia. Poco dopo la fine della prima guerra mondiale fu dato in affitto alla Società Alpina delle Giulie, che lo riadattò e lo trasformò in un rifugio per sciatori (dicembre 1925). Alcuni anni dopo (1929) venne smantellato e ricostruito in una posizione diversa, dove rimase in attività sino al 1939, quando fu distrutto da un incendio.

Dopo il secondo conflitto mondiale, la Società Alpina delle Giulie acquisì un terreno con dei fabbricati dai quali - opportunamente risistemati - nacque nel 1948 il Rifugio Fratelli Nordio e Riccardo Deffar, che rimase operativo sino alla piena del 2003.

Tornando ai giorni nostri.. sapevamo che gli animali sono ammessi, che la signora Liana é gentilissima e che si mangia bene!

Iniziamo subito bene: troviamo ad accoglierci Stark, un nuovo arrivato (per noi) di 5 mesi! Dopo qualche carezza e dopo che Petra ha fatto conoscenza, entriamo nel rifugio. Solo una coppia che attende gli amici!

Ci sistemiamo nella zona bar, vicino alla stufa! Petra si fa coccolare in giro, ed io mi gusto un piatto di canderli con burro fuso e ricotta affumicata ed una fettona di torta Sacher!

Quando arriva il gruppetto di amici, scopro di aver fatto bene ad evitare l’Osternig: vento a parte, a causa delle nuvole basse hanno dovuto rinunciare alla cima per soli 100m (suppongo di dislivello e non lineari).

Le chiacchiere con i gestori, il calore della stufa.. potremmo rimanere lì per ore! Ma ci facciamo forza, ed usciamo.. dobbiamo stare un po’ con il nuovo cucciolone (che sembra proprio piacere anche a Petra).


Arrivo al Rifugio Nordio-Deffar

Mi chiamo Stark, ho 5 mesi.. e sono bello!

Petra & Stark

Rifugio Nordio-Deffar

 

Dal rifugio al parcheggio

Dal rifugio, abbiamo imboccato la strada forestale che abbiamo seguito sino al Parcheggio P6, ignorando la deviazione a destra vicino al ponte sull’Uqua che ci avrebbe fatto risparmiare strada ma costretti ad una discesa più impervia.

Ci siamo quindi goduti il rientro percorrendo con calma la forestale, poco più di 1km con 200m di dislivello in discesa per 40 pigri minuti.

Lungo la pista forestale

Il Torrente Uqua

Le case prima del parcheggio ex-Nordio


Riepilogo

Complessivamente, 8,83km per 540m di dislivello in salita e 530m in discesa ed un tempo di percorrenza di 3h3/4; in totale circa 6 ore, includendo le soste e la bella pausa pranzo.

A parte le persone al rifugio, abbiamo visto 3 automobili al parcheggio e lungo tutto il percorso abbiamo incontrato solo una coppia con due cani poco prima di Sella Bistrizza.. meglio di così..

File .gpx


Movies

1. Short


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