Ep. 38: 30 aprile 2022 - Alpi Carniche: Val Filza

 Alpe di Ugovizza

Nell’Alpe di Ugovizza - alla quale mi sono davvero affezionato - si trovano la Val Rauna, la Val d’Uque, il Pad Tamer e la Val Pleccia; in tutto od in parte le abbiamo percorse.. ma ce mancava una: la Val Filza!

La Val Filza è raggiungibile anche da Camporosso, ma ho optato per un percorso meno impegnativo e più breve partendo direttamente dall’Alpe, con una traccia ad anello.

Località Gacceman

Avvicinamento

Il punto di partenza dell’escursione è il primo parcheggio dell’Alpe, il P1 ex-segherie.

Dall’autostrada E55/A23 prendere l’uscita Malborghetto/Valbruna, tenere la destra seguendo le indicazioni Malborghetto/Pontebbana sulla SS13; entrati a Ugovizza, girare a destra imboccando Via Uque. Proseguire, attraversando il paese e superando la chiesa per poi iniziare a salire.

Dopo qualche chilometro, in corrispondenza della svolta a sinistra per il Rifugio Gortani si può parcheggiare vicino alla piccola cappella.

Un salto dell’Uqua vicino al parcheggio P1

La cappella al parcheggio P1 Ex-segherie


Dal parcheggio all’Agriturismo Gacceman

Dal parcheggio (quota 1.030m) cerchiamo l’imbocco per il Sentiero CAI 506. Non abbiamo visto un segnavia, ma c’è un cartello di divieto di transito.

La pista parte subito in salita.. si guadagna quota (ed io perdo fiato): i primi 4/500m sono i peggiori! A circa 750m dalla partenza - saliti di quasi 150m - arriviamo ad un bivio, con il Sentiero CAI 506 che piega a destra.

..cominciamo con un po’ d’acqua e fango!

Il Sentiero CAI 506, con un percorso quasi circolare, parte da Camporosso (al bivio con il Sentiero CAI 508) e vi ritorna (Località Spartiacque), passando per Località Gacceman e la Sella di Vuom. È lungo 12,4km, con un dislivello di 660m. È un percorso indicato nel periodo invernale per escursioni con le racchette da neve (da tenere presente per il prossimo anno!).

Bivio Sentiero CAI 506

Noi svoltiamo a sinistra; a destra il sentiero prosegue verso la Sella di VuomLa Sella (1.162m) separa la Vetta Secca (1.364m) dal Monte Mirnig (1.391m) e mette in comunicazione l’Alpe di Ugovizza a Camporosso.

Dal Monte Mirnig nasce il Fiume Fella; il torrente riceve il contributo di altri torrenti minori (il più rilevante è il Saisera) nei pressi di Malborghetto-Valbruna. Attraversa la Val Canale ed il Canale di Ferro per confluire nel Tagliamento vicino a Venzone , dopo una cinquantina di chilometri. Tra gli altri affluenti, oltre al Saisera, abbiamo l’Aupa ed il Glagnò, incontrati in precedenti escursioni.

In salita nel bosco

Il sentiero procede - sempre in salita - nel bosco; dopo circa 1,5km dalla partenza, la pendenza diminuisce; attraversiamo delle piccole radure (dove troviamo ancora tracce di neve, nelle quali Petra naturalmente si rotola) per giungere ad una zona dove è evidente il lavoro dei boscaioli.

..magari ci puliamo dal fango!

Ancora neve sui sentieri

Qui il sentiero si allarga e diventa una larga pista forestale che procede con morbidi saliscendi su una ampia cresta che permette di vedere da un lato l’Alpe di Ugovizza e dall’altro la vallata di Camporosso. Procediamo rapidamente sino ad incontrare l’ultima salita per la Località Gacceman (evitiamo gli ultimi tornanti prendendo un sentierino).

Ci immettiamo nuovamente sulla strada forestale e dopo qualche centinaio di metri arriviamo all’Agriturismo Gacceman; un’ora e mezza scarsa dal parcheggio, 3,2km e 230m di dislivello.

Località Gacceman in vista!


Agriturismo Gacceman

L’Agriturismo, situato a 1.286m, è aperto da maggio a settembre nei fine settimana; a luglio ed agosto tutti i giorni.. ma meglio telefonare per essere sicuri (come vedremo tra poco).

Agriturismo Gacceman

Oltre alla ristorazione con prodotti tipici (anche di propria produzione), l’Agriturismo offre il pernottamento (due camere doppie con balcone e due camere singole). Sono ammessi animali.

Link al sito internet Gacceman ed alla pagina FaceBook


Agriturismo Gacceman

Quando arriviamo all’Agriturismo, il cielo si apre ed il sole illumina un panorama di tutto rispetto! Non solo: la gentilissima proprietaria ci informa che è possibile mangiare (anche se Petra ed io siamo gli unici clienti).

Gli interni sono confortevoli, ma visto il meteo ci sistemiamo all’aperto. In attesa del pranzetto, ci godiamo il panorama ed il sole. In poco tempo, tolgo due dei tre strati di abbigliamento.. e la maglietta nera fa caldo!


Panorama da Località Gacceman
Panorama da Località Gacceman

Iniziamo con un piccolo tagliere; il formaggio è locale, mentre gli affettati sono di produzione propria. Sono squisiti e particolari: la pancetta profuma, il salame è ben condito.. e la salsiccia affumicata è strepitosa!

Gli affettati di produzione propria

Si prosegue con un buonissimo risotto di ortica e salsiccia. Per finirlo ho dovuto ordinare un’altra birra (analcolica).. ma dopo non riesco a resistere al dolce: palačinka alla Nutella 😋

Risotto all’ortica e salsiccia

Palačinke alla Nutella

Concludo con un caffè.. ma mi viene offerta anche una grappa locale a base di sedano. Sono incuriosito e quindi al rientro cerco delle informazioni (nella mia testa vedevo già il sedano rapa frullato, messo a macerare ed addizionato di grappa 😂).

La grappa al sedano selvatico, Luststock, viene prodotta dalle foglie del sedano di montagna, il ligustico. Il nome tedesco Lust-Stock significa grosso modo erba della felicità, ma in queste valli è poi diventato solamente Ustok. Ma per saperne di più vi invito a visitare l’interessante sito DAWIT Vivere in Valcanale.

Mi fermo ancora a chiacchierare, quassù si sta proprio bene.. ma poi il cielo si rannuvola (facendo scendere la temperatura).. e noi non siamo ancora a metà percorso. Mi rivesto per bene e - rimesso lo zaino - lasciamo questo bellissimo ed accogliente posto, dove sicuramente ritorneremo!


Dall’Agriturismo Gacceman al parcheggio

Dall’agriturismo seguiamo la strada forestale (percorribile in auto) che scende con una serie di tornanti e ci porta in breve a raggiungere il Rio Filza.

Il sottobosco era pieno di Rose di Natale!

Il Rio Filza nasce dal Monte Acomizza e confluisce nell’Uqua nei pressi del parcheggio P1.

Il Rio Filza

Attraversiamo il ponte sul torrente e ci troviamo a sinistra la strada asfaltata che scende verso il fondovalle ed alla destra (indicazioni) un sentiero che sale nel bosco.

Ultima salita dell’escursione 

Cominciamo nuovamente a salire, con pendenza non troppo marcata, e poi con una traccia (sempre nel bosco) che con alcuni saliscendi ci porta ad una strada asfaltata. Siamo a quota 1.270m, da qui in poi tutta discesa!

Quota 1.270

A destra, la strada prosegue sino a raggiungere la Rotonda dell’Acomizza, dove sorge la cappella di Sant’Uberto (Hubertuskapelle). Situata in un punto panoramico a quota 1.425m, è dedicata al patrono dei cacciatori.

A sinistra, la strada scende verso il fondovalle e noi la imbocchiamo in questa direzione. Scendendo, sulla sinistra si aprono dei bei panorami, parzialmente nascosti dalla vegetazione.

Panorama lungo la strada

In poco tempo, arriviamo, subito dopo un ponte su un affluente del Rio Filza, ad un gruppo di case; tra queste si trova l’Agriturismo Jausenstation da Michael.

Scorcio tra le case

L’Agriturismo, situato a 1.210m, è aperto da giugno ad ottobre nei fine settimana; a luglio ed agosto tutti i giorni (qualche sito indica metà maggio / metà ottobre). Propongono cucina casalinga con piatti tipici; animali ammessi. Link alla pagina FaceBook.

Agriturismo da Michael

Il panorama si apre su ampi prati, per poi tornare a chiudersi nel bosco poco dopo le case. Un sentiero sulla destra permette una deviazione per raggiungere il fondo valle in un punto più a nord, ma allungheremmo il percorso sulla strada asfaltata e quindi proseguiamo in discesa.

I prati attorno all’Agriturismo da Michael

In fondo, alla sinistra, vediamo il corso del Rio Filza, che raggiungiamo in breve tempo (usando una larga traccia verso il fondo per tagliare un tratto).

Il Rio Filza visto dall’alto

Petra non resiste a mettere le zampe nel rio.. una piccola sosta sulle rive del Filza e riprendiamo la strada. Dopo qualche centinaio di metri, raggiungiamo la via “principale” e svoltando a sinistra arriviamo rapidamente al parcheggio.

Un bagnetto nel Filza ed una bella scrollata!

Riepilogo

Abbiamo percorso 7,81km con 310m di dislivello in salita e 320m in discesa; quota minima 1.030, massima 1.286. 5h1/4 soste incluse.

Parte del percorso coincide con il Puanina Tour (non quello invernale); per dettagli potete visitare - ad esempio - il sito Discover Alpi Giulie.

Non conoscendo la zona, siamo stati fortunati nella scelta della direzione: la parte più faticosa in salita all’inizio e la strada asfaltata in discesa! Non male per essere l’ultimo giorno prima della pensione!!!

File .gpx



Movies

1. Short 



2. Full Movie







 

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