Ep.106: 20 e 28 maggio 2024 - Carsovagando: Due anelli da San Pelagio
Quattro passi nel Carso rurale
Dal piccolo e grazioso paese di San Pelagio, due brevi (come al solito) itinerari ad anello nel Carso rurale.. case tipiche, tanti vigneti ed una bella vista aperta sino al mare.. in una parola, relax!
Ma non si può parlare di Carso rurale senza nominare il Sentiero Gemina. Così chiamato in “onore” della strada romana Gemina, che collegava Aquileia a Fiume, il percorso (lungo complessivamente 27,2km) parte dal paese di Malchina ed arriva sino a Monrupino (località Zolla), percorrendo le vie contadine del Carso e passando per tipici abitati. Per saperne di più (e scaricare il depliant e la traccia .gpx), link alla scheda del Sentiero Gemina.
Nel secondo itinerario abbiamo percorso un brevissimo tratto del Sentiero Gemina..
Lungo i sentieri.. |
Avvicinamento
Il paese di San Pelagio è raggiungibile dalla Strada Provinciale n. 1 che collega Basovizza con Sistiana (con la nuova denominazione, SR TS 1 del Carso). Percorrendo la SP1 da Sistiana, si arriva ad Aurisina; quasi passato l’abitato, sulla sinistra una strada (Strada Provinciale n. 5, SR TS 5 di San Pelagio) con indicazioni per San Pelagio. In 2,5km si giunge a San Pelagio.
Più o meno al centro del paese, sulla sinistra un comodo parcheggio dove lasciare l’automobile.
Sulla sinistra un comodo parcheggio |
San Pelagio
Šempolaj (contrazione di Sveti Polaj) è un borgo carsico adagiato su un ampio declivio che guarda il mare; si trova in una delle zone del Carso più votate alla viticultura.
San Pelagio |
La chiesa di San Pelagio risale al 1500 circa; rimaneggiata più volte, presenta il suo aspetto odierno dal 1780. È dedicata a San Pelagio di Emona (o di Costanza), venerato in Istria dal V secolo e nella zona del Lago di Costanza dal IX secolo (sebbene non vi siano fonti attendibili sulla sua esistenza).
Chiesa di San Pelagio |
La vecchia canonica è del 1566, uno degli edifici conservati nell’aspetto originario più antichi del Carso triestino.
La vecchia canonica |
Anello 1: Da San Pelagio a Slivia
Dal parcheggio, imbocchiamo la strada che porta alla chiesa di San Pelagio. La sorpassiamo e proseguiamo per 275m (totali dal parcheggio) prima di svoltare a sinistra.
Dal parcheggio verso la chiesa |
Superata la chiesa proseguiamo tra le stradine |
Una volta girato a sinistra, continuiamo sino a lasciare le ultime case e più avanti sino ad arrivare alla fine dell’asfalto. Ci troviamo ad un bivio; noi prenderemo il sentiero a sinistra.
Proseguiamo sulla strada asfaltata |
Al bivio, svoltiamo a sinistra |
Ignorando le possibili deviazioni, proseguiamo per quasi 800m in direzione sud ovest.
Il sentiero inizia bello comodo.. |
..per poi restringersi |
Appena superato un sentiero proveniente da destra (conduce a Slivia ed al castelliere), si arriva nei pressi di una dolina sulla destra; una breve discesa conduce al fondo.. ed ad una grotta!
Una discesa sino al fondo della dolina per arrivare alla Grotta Lindner |
La Grotta Antonio Federico Lindner, censita al n. 829 del Catasto Regionale Grotte (link alla scheda), è conosciuta anche come Lisičja Luknja (Buco della Volpe). La grotta presenta tre ingressi: una galleria nella piccola dolina e due aperture (protette da grate) che immettono direttamente in una sala della cavità.
Entrata della Lindner |
Complessivamente, la cavità si sviluppa per ben 825m con una profondità di quasi 178m.. in pratica, 2m sopra il livello del mare! Ma oggi non abbiamo neanche la torcia.. il primo tratto dovrebbe essere visitabile senza problemi, ma preferisco rimandare ad un’altra occasione.
Però.. che tentazione.. |
Risaliti sul sentiero, riprendiamo il cammino. Dopo pochi metri, sulla sinistra vediamo le grate che proteggono gli altri due accessi alla Grotta Linder.
Secondo accesso alla Grotta Linder |
Continuando lungo il sentiero dopo 110m arriviamo ad un bivio, dove pieghiamo a destra. E svoltiamo a destra anche al bivio successivo, dopo poco più di 200m.
Qui pieghiamo a destra |
Seguiamo il sentiero, che inizia ad offrire dei panorami aperti verso sud. In lontananza, riusciamo a sentire il rumore del traffico sul raccordo autostradale.
Per un tratto, il panorama si apre verso Aurisina |
Dopo 290m arriviamo ad una cava abbandonata, la Jurkovec. Ci fermiamo per un po’ ad osservare i graffiti prima di proseguire.
..archeologia industriale.. |
Ex-cava Jurkovec |
Procendendo in leggera discesa, dopo circa 180m passiamo accanto ad una costruzione in rovina. Suppongo si sia trattato di un edificio in qualche modo legato alle attività estrattive (verso il fondo della dolina alla nostra destra si intravede l’ex-cava di Monte Napoleone).
Ruderi lungo il sentiero |
Continuiamo il nostro percorso. Sulla sinistra, a poca distanza, si trova la Grotta del Monte Napoleone, una cavità che nel passato non aveva sbocchi in superficie. I lavori di sbancamento della cava sfondarono il tetto della grotta, le cui ricche comcrezioni furono danneggiate e parzialmente asportate. La cavità si sviluppa per 44m e, con due pozzi, raggiunge la profondità di 55m (link al Catasto Speleologico Regionale).
Continuiamo il percorso |
Dopo 140m un piccolo incrocio dove ci teniamo sulla sinistra e dopo altri 90m incrociamo un sentiero che proviene da destra. Conduce al secondo castelliere di Slivia, ma noi continuiamo sul nostro percorso che ci porta, in 350m, a raggiungere la SP 31 in località Slivia.
Ignoriamo le deviazioni e proseguiamo dritti verso Slivia |
Arrivati sulla strada principale, svoltiamo a destra. Girando a sinistra e poi a destra su un sentiero si possono raggiungere in breve tempo gli stagni di Slivia. Noi continuiamo lungo la strada, senza deviare verso il centro del paese dove svetta la chiesa locale.
Arriviamo sulla strada ed al paese di Slivia |
La chiesa di Santa Maria Maddalena risale sicuramente al 1525 (prima documentazione scritta), ma è stata quasi completamente distrutta nel corso della Prima Guerra Mondiale e successivamente ricostruita. Risulta essere l’unica chiesa della provincia di Trieste con un piccolo cimitero annesso.
Chiesa di Santa Maria Maddalena |
Dopo 390m, svoltiamo a destra (sempre su strada asfaltata) e proseguiamo in maniera un po’ monotona per 800m prima di lasciarci l’asfalto alle spalle. Durante questa tratta, abbiamo ignorato due volte delle deviazioni a destra che ci avrebbero portato ad uno dei castellieri di Slivia (quello più grande e visibile).
Vicino ai bottini, svoltiamo a destra |
Tra case e poi muretti continuiamo per 800m prima di lasciare l’asfalto |
Percorriamo una comoda carrareccia tra i campi ed i vigneti; dopo 630m, quasi al limitare di San Pelagio, ci ricongiungiamo con il percorso fatto all’andata. In 420m ritorniamo al parcheggio ed alla nostra automobile.
Una comoda carrareccia tra i vigneti ci riporta verso San Pelagio |
Percorrendo le viuzze del paese in breve arriviamo al parcheggio |
Anello 2: da San Pelagio a Precenico
Anche stavolta partiamo dal parcheggio, raggiungiamo la chiesa e proseguiamo lungo le viette dell’abitato.
Tra le vie di San Pelagio |
Dopo 250m ci teniamo sulla destra su una strada che presto diventa una carrareccia. Ci troviamo sul Sentiero Gemina (che seguiremo per un breve tratto).
Ci troviamo sul Sentiero Gemina |
Proseguiamo comodamente, ignorando le possibili deviazioni, per poco più di 800m. Ora dovremmo girare a destra.. ma non vi è traccia del sentiero (appare solo sul navigatore). Poichè un sentiero più marcato è comunque indicato poco dopo, ci inoltriamo nel bosco proseguendo per un centinaio di metri prima di incontrare una carrareccia.
Procediamo per un breve tratto in “fuoristrada” prima di trovare una carrareccia |
Seguiamo la carrareccia che ci porta, dopo 390m, a sbucare su una strada asfaltata, la SP4 che proviene da San Pelagio e termina a Sistiana Visogliano. Siamo arrivati a Precenico.
Sbuchiamo sulla SP 4 |
Precenico |
Il piccolo paese di Precenico - Prečnik è composto da due frazioni, Precenico Inferiore e Precenico Superiore, sviluppate entrambe lungo la strada (in totale, un centinaio di abitanti).
Precenico |
Noi seguiamo la strada asfaltata da Precenico Inferiore sino a Precenico Superiore. Per fortuna il traffico è scarso, ma il sole si fa sentire.
Seguiamo la strada tra Precenico Inferiore e Superiore |
Monumento alla lotta partigiana (tra le due frazioni) |
Dopo 640m è giunto il momento di lasciare l’abitato ed imboccare una strada tra le case alla nostra sinistra; in breve l’asfalto (finalmente) termina.
Precenico |
Svoltiamo a sinistra tra le case |
Lasciato l’asfalto, proseguiamo lungo il sentiero che passa tra campi coltivati e terreni dall’aria abbandonata; è un percorso tortuoso che non offre particolari spunti.
Tra campi coltivati e terreni |
Arriviamo dopo 220m ad un bivio dove svoltiamo a destra. Continuando per poco più di 300m incrociamo un sentiero più ampio, sul quale giriamo a sinistra.
Incrociamo un sentiero più ampio |
Ora il percorso nel bosco è più piacevole. Procediamo per 530m prima di fermarci: il sentiero continua comodamente, ma noi scegliamo di imboccare un sentiero più stretto che si inoltra tra gli alberi alla nostra destra.
Imbocchiamo un sentiero che poi si restringe |
Ci troviamo immersi nella natura carsica.. doline, muretti, grotte (sappiamo che ci sono, prima tra tutte l’Abisso del Ciclamino, con 70m di profondità). Dopo neanche 300m dobbiamo prendere la sinistra e così pure dopo ulteriori 300m scarsi.
..non solo doline, muretti e grotte.. |
Tra saliscendi e tratti quasi nascosti dalla vegetazione, percorriamo 1,4km prima di reincontrare il percorso dell’andata sbucando su una carrareccia.
Sbuchiamo sulla carrareccia percorsa all’andata |
Da quel punto, svoltato a destra, ripercorriamo i nostri passi per poco più di 400m per tornare al piazzale dove avevamo parcheggiato.
Ripercorriamo la strada sino al parcheggio |
Riepilogo
Con la prima passeggiata abbiamo percorso 4,9km con un dislivello positivo e negativo di 100m; il file .gpx è disponibile sul profilo Komoot Six paws walks.
Il primo percorso |
Nella seconda passeggiata in totale 5km con un dislivello positivo e negativo di 50m. Anche questo file .gpx è disponibile su Six paws walks.
Come detto, il tratto d’asfalto e la prima parte del sentiero da Precenico non sono esaltanti; il percorso andrebbe rivisto per evitare questi due segmenti.
Il secondo percorso |
Filmato
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