Ep. 89: 26 gennaio 2024 - Slovenia: Stol & Trstelj

 Le Colline Nere.. ancora!

Eravamo stati sullo Sv. Ambrož (v. Episodio 86), una delle cime della catena montuosa chiamata Črni Hribi (tra la vallata di Brestovica e la valle del Vipacco) partendo dal piccolo paese di Lipa. L’intenzione era di fare un’escursione più lunga, ma ci eravamo attardati per visitare con calma il Tabor.. stavolta, completiamo le “ tre cime” delle Colline Nere con  il Monte Stol ed il Monte Trstelj!

Siccome la volta precedente avevamo - per così dire - fatto metà del percorso, oggi ce la prendiamo comoda e partiamo “in quota”, ovvero seguiamo la strada asfaltata da Temnica sino alla fine!

Indicazioni per il rifugio lungo il percorso

Avvicinamento

La zona può essere raggiunta passando per il valico confinario di Goriano. Il valico si trova alla fine della SP6, che si può imboccare da Prosecco / Gabrovizza.

Arrivati a Goriano (3km dal confine), si prosegue per Comeno (6,5km) dove, quasi usciti dal paese, si svolta a sinistra in direzione Škrbina.

Arrivati a Škrbina, si continua dritti (trivio con cartello Škrbina) e dopo 700m si svolta a sinistra (a destra indicazione per Šibelji).

In 2,2km si raggiunge il paese di Lipa e si prosegue quasi sino a Temnica. Prima di arrivare in paese, ad un incrocio si svolta a destra (indicazioni per Renče e Trstelj).

Si continua sulla strada per 600m prima di girare a destra (indicazione per Trstelj); si prosegue quindi per 1,2km per arrivare al piccolo parcheggio.

La strada continua.. sarà da quella direzione che faremo ritorno.

Parcheggio alla sella tra Stol e Tabor

Dal parcheggio al Stol

Imbocchiamo il largo sentiero alla sinistra del parcheggio. Procedendo quasi sempre in salita, dopo 670m incontriamo un sentiero alquanto ripido che proviene da sinistra.

Imbocchiamo il largo sentiero dal parcheggio

Proseguiamo e dopo una curva decisa verso destra ci guardiamo attorno (poco più di 100m) ci dovrebbe essere una traccia sulla nostra sinistra che ci permetterebbe di accorciare un po’ il percorso.

Di tracce manco l’ombra.. ma decido comunque di prendere la direzione in salita ed abbandonare il sentiero.

Abbandoniamo il sentiero..

Saliamo in mezzo alla vegetazione e la tratta non è particolarmente agevole. Sbuffando un po’, dopo 150m arriviamo in vista di un ammasso di pietre.

..sembra un normale ammasso di pietre

Ma non si tratta di un cumulo normale: siamo all’inizio di un sistema di piccole fortificazioni dell’esercito austroungarico.

Mentre Petra prosegue, io mi soffermo presso un affossamento del terreno: un po’ celata dalla vegetazione, trovo l’entrata di una grotta adattata dal genio militare a rifugio.

L’entrata del rifugio

Scendo (scivolo) nel cunicolo d’accesso e girovago nella cavità un po’ tortuosa; si nota pesantemente il lavoro fatto durante la prima guerra.

Dentro alla cavità

È un piccolo labirinto!

Risalgo in superficie senza completare del tutto l’esplorazione: Petra non è scesa e sta protestando.

Torno alla superficie

Riprendiamo il cammino e subito, tra altri cumuli che formavano postazioni, incontriamo un sentiero che sale da destra. Lo imbocchiamo a sinistra.

Imbocchiamo il sentiero tra i resti delle postazioni

Mentre proseguiamo verso la cima, vediamo tutto attorno resti di postazioni. Lungo il crinale dello Stol gli austroungarici edificarono un sistema difensivo nel caso fosse caduta la linea di Kostanjevica; trincee e bunker di cemento che furono costruiti ex-novo anziché sfruttare le grotte esistenti (come nella maggior parte delle postazioni sul Carso), scavando dall’alto il terreno e poi usando il cemento per le pareti e la volta (fonte: storija.info).

Il sentiero perde pendenza e proseguiamo spediti verso la vetta del Monte Stol, che raggiungiamo dopo circa 360m.

Proseguiamo spediti verso la cima

Monte Stol

La cima del Monte Stol (629m) non è panoramica; tutta l’elevazione è coperta da alberi; ovviamente, preponderante il pino nero (dal quale gli Črni Hribi prendono il nome).

Vetta del Monte Stol

Sullo Stol troviamo una cassetta con il libro di vetta.. ed una rudimentale altalena. Non ci fermiamo molto (abbiamo perso abbastanza tempo nell’esplorazione della grotta) e proseguiamo lungo il sentiero.

Cassetta del libro di vetta

Dal Stol al Trstelj

Lasciata la cima, continuiamo lungo la dorsale in modo abbastanza comodo.

Stone balancing lungo il sentiero

Dopo poco, il sentiero scende in maniera più decisa e ci conduce (430m) ad una sella tra lo Stol ed il Trstelj.

La sella tra Stol e Trstelj

La sella è un incrocio di sentieri che provengono da tutte le direzioni; noi proseguiamo dritti, piegando solo leggermente a destra, per imboccare un sentiero in salita.

Saliamo lungo il sentiero verso il Trstelj

Senza deviazioni, con una pendenza che aumenta con l’avvicinarsi della vetta, il sentiero ci porta in 340m alla nostra tappa.

Arrivati in cima!

Monte Trstelj

Il Monte Trstelj (643m) è la vetta più elevata della catena dei Črno Hribi e di tutto il Carso di Comeno.

Monte Trstelj

La cima è tondeggiante e permette un panorama molto ampio sulle valli sottostanti e le montagne in lontananza.

Panorama dalla vetta 

Che monte sarà quello che..

Ci soffermiamo a goderci sia la vista sia il tiepido sole invernale; dividiamo qualcosa da mangiare e l’acqua prima di riprendere il cammino.

Ancora panorami

Per fortuna ci sono le app con i nomi dei monti!

Dal Trstelj al Rifugio Stjenkova

Scendiamo dalla parte opposta; perdiamo rapidamente quota ed arriviamo in neanche 400m al rifugio.

Scendiamo lungo il sentiero opposto

Arriviamo in poco tempo in vista del rifugio


Stjenkova Koča na Trstelju

Il rifugio fu edificato nel 1950 sui ruderi di una struttura militare italiana ad opera di un’associazione alpinistica di Nova Gorica. Venne dedicato all’eroe partigiano Anton Šibelja-Stjenko. Nel corso degli anni subì diversi restauri e negli anni ‘80 fu completamente ristrutturato.

Stjenkova Koča

Il rifugio è aperto di norma nei fine settimana e nei giorni festivi; info e contatti nel sito Visit Kras o Vipaska Dolina.

Il rifugio del Monte Trstelj

Ovviamente oggi è chiuso, ma stante la facilità con cui è raggiungibile e la rete di sentieri, credo che durante le aperture sia alquanto affollato.. anche perchè si presenta proprio confortevole, con tanti spazi attrezzati all’aperto.

Uno degli spazi all’aperto

Dal Rifugio Stjenkova al parcheggio

Lasciato il rifugio, imbocchiamo la strada asfaltata (solo in qualche breve tratto) in discesa.

Scendiamo lungo la strada

Comodamente, anche se in maniera un pochino monotona, in un chilometro e mezzo scarso torniamo al punto di partenza.

Seguiamo la strada sino al parcheggio

Riepilogo

In totale, abbiamo percorso quasi 4km con 150m metri di dislivello positivo e negativo. L’escursione è stata di 2 ore, soste incluse.

Il file .gpx della camminata è disponibile sul nostro profilo Komoot Six paws walks.

Il percorso

The Movie













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