Ep. 75: 18 ottobre 2023 - Carsovagando: Anello della Grotta degli Occhiali

Prima della pioggia, cercando l’autunno..

Dopo una lunga estate, ecco che l’autunno sembra avere fretta di recuperare il tempo perduto.. ma l’erba è ancora abbastanza verde, come pure le foglie degli alberi e dei cespugli di sommaco (si, lo sappiamo.. scotano e non sommaco.. ma per una vita l’ho chiamato così!).

Le previsioni meteo sono infauste per i prossimi giorni e quindi, anche se il cielo è piuttosto grigio, meglio approfittare per fare una passeggiata e vedere se da qualche parte sul Carso l’autunno è arrivato.

E per aggiungere del “condimento” alla gita, decido di recarmi nella zona di Santa Croce e visitare la Grotta degli Occhiali.

La Grotta degli Occhiali


Avvicinamento

La grotta è situata a poca distanza dall’abitato di Santa Croce - Križ sul Carso Triestino. Basta percorrere la SP1 (da Aurisina oppure da Prosecco) sino a raggiungere l’ex-Trattoria Pettirosso, ora Nuovo Forno Savini.

Dietro alla fermata dell’autobus si trova uno spiazzo dove parcheggiare; oggi siamo stati sfortunati (c’erano dei lavori in corso) ed abbiamo dovuto spostare l’auto.. poco male: ci siamo messi tra le prime case del borgo, proprio vicino ad un bar (perfetto per un caffè prima o dopo la passeggiata).

Un parcheggio.. colorato!


Da Santa Croce alla Grotta degli Occhiali

Dal parcheggio, riattraversiamo la Strada Provinciale ed imbocchiamo la strada a fianco del Nuovo Forno Savini. La seguiamo, ma per poco. In corrispondenza della prima curva a destra, prendiamo un sentiero a destra.

Prendiamo il sentiero a destra

La traccia ci porta in breve tempo ad una piccola dolina dove troviamo la Grotta degli Occhiali.

Il sentiero porta ad una piccola dolina


 La Grotta degli Occhiali

La Grotta degli Occhiali (link alla scheda del Catasto Speleologico Regionale), censita al N. 162 (274VG del catasto locale) deve il suo nome alla particolare forma di una delle due entrate: l’erosione delle rocce ha lasciato un diaframma nell’accesso, formando due archi che ricordano degli occhiali. A dire il vero, sembrano le occhiaie di un teschio gigante semisepolto..

L’inquietante accesso

La grotta, che si estende per 40m con un dislivello complessivo di 20m, presenta due accessi: gli “occhiali” ed un pozzo situato qualche metro più a sinistra; entrambi conducono al fondo della grotta.

Il pozzo del secondo accesso

La cavità presenta una scalinata in cemento dietro agli “occhiali” che arriva quasi sul fondo; poco prima della fine, vi è un cunicolo che, dopo un pozzo interno, conduce ad una cavernetta.

L’accesso alla scalinata

Leggiamo un po’ di storia.. la grotta è stata utilizzata come ricovero dai soldati austroungarici nella prima guerra mondiale. Nel 1916 nella zona era stato posizionato un potente pezzo di artiglieria che divenne bersaglio per gli attacchi italiani anche dall’aria; gli asburgici riadattatarono la cavità come rifugio, mimetizzandola. Anche nella seconda guerra mondiale fu usata come rifugio, stavolta dalla popolazione locale in occassione dei bombardamenti alleati del 1944. Putroppo, successivamente fu sfruttata come discarica abusiva, ma per fortuna è stata oggetto di radicale pulizia nel 2005 da un gruppo eterogeneo di speleologhi, allievi di scuola (con genitori), studenti del Collegio del Mondo Unito ed altri volontari.

La scalinata all’inizio è comoda..

Scendiamo nella grotta ed imbocchiamo la scalinata.. ma dopo qualche metro diventa troppo ripida per proseguire in sicurezza con il cane e quindi rinuncio (per stavolta) a raggiungere il fondo.

Un’ultima.. occhiata alle occhiaie..

..e risaliamo verso la superficie


Dalla Grotta degli Occhiali a Bristie

Tornati sulla strada asfaltata, pieghiamo a destra. Questo è il tratto più noioso del percorso: 1,2km scarsi per arrivare sino a Bristie.

Per fortuna il traffico è scarso. Percorriamo rapidamente questa tratta, passando prima il ponte sull’autostrada e poi quello sulla ferrovia, dal quale si vedono le case del paese.


Il ponte sull’autostrada

Un po’ di colore sul bordo della strada

Il ponte sulla ferrovia

Arrivati!


 Bristie - Brišče

Bristie è una frazione del Comune di Sgonico. Nel borgo risiederanno una decina di famiglie ed è un po’ isolato rispetto agli altri paesini del Carso. Circondato da vigneti e prati e discosto dalle strade principali, è una piccola oasi di tranquillità.

Bristie - Panorama

L’Agriturismo Biscak (link al sito Agriturismo.it) si trova al centro delle case che formano l’abitato di Bristie. Offrono servizi di pernottamento e di ristorazione (aperti i primi dieci giorni del mese). È un locale tipicamente carsolino nel quale vale la pena di fermarsi per una sosta!

Leggo che i gestori dell’Agriturismo, la Famiglia Biscak, risiedono in questa zona da talmente tanto tempo da aver dato il nome al paese nell’undicesimo secolo!

Agriturismo Biscak

 Da Bristie a Santa Croce

Ritornati all’inizio del borgo, proprio in corrispondenza del cartello, abbiamo imboccato il Sentiero CAI 19 (che dal Bosco San Primo porta, passando per Gropada e Bristie, sino ad Aurisina).

Indicazione vicino al cartello

Seguiamo il sentiero che si snoda per la prima tratta tra muretti e piccole coltivazioni prima di entrare in un boschetto.

Tra muretti e coltivazioni

Poco dopo (200m dalla strada) arriviamo alla ferrovia che il sentiero costeggia per un tratto prima di discostarsene.

Anche il treno!

Proseguiamo sino ad incontrare (dopo 1,25 km) un trivio dove il CAI 19 si immette nel Sentiero CAI 10, dove svoltiamo a sinistra.

Il CAI 10, con un percorso di 9,4km porta dal centro di Santa Croce sino a San Pelagio, passando per Samatorza, il Monte San Leonardo e Prepotto; lo seguiremo in senso inverso sino a Santa Croce.

Avevamo già percorso questo tratto in occasione della visita al Parco Lupinc Skaljunk (link all’Episodio 18).

Un tratto in comune con i due sentieri

Dopo un centinaio di metri arriviamo di nuovo a costeggiare la ferrovia; lo facciamo per 270m prima di seguire una svolta a sinistra e passare sotto la linea ferroviaria.

Sotto la ferrovia

Dopo il sottopasso, ad una decina di metri giriamo a sinistra per continuare sul CAI 10. Tra morbidi saliscendi il sentiero ci porta sino al sottopassaggio dell’autostrada in poco più di 1,2km.

Sotto l’autostrada

Passata l’autostrada, dopo circa 500m arriviamo alle prime case del paese ed alla strada asfaltata. Sbuchiamo sulla Strada Provinciale e giriamo a sinistra per arrivare in breve al parcheggio.

Scorci di rosso

Eccoci di nuovo a Santa Croce

 Riepilogo

In tutto, 5,73km con un dislivello di 60m in tutto relax; il file .gpx è disponibile sul profilo Komoot Six paws walks.

Il tracciato del percorso


The Movie








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