Ep. 74: 8 - 11 ottobre 2023 - Alpi Giulie: Valbruna

Wolfsbach

Rio del Lupo.. è il suggestivo nome tedesco di Valbruna. Ma anche Ovčja Vas in sloveno e Valbrune oppure Cjalavai in friulano. Perché è una zona multilingue.. in origine, tedesco e sloveno; dopo la prima guerra mondiale, italiano e friulano. Molti toponimi sono stati cambiati per renderli più “italici”.. Fusine in Valromana, ad esempio: completo stravolgimento di Weissenfels e di Bela Peč ☹️

Ad ogni modo, eccoci di nuovo in vacanza per qualche giorno. Stante la scarsa forma fisica (di entrambi), ho optato per una località che offre passeggiate ed escursioni ad ogni livello, per scegliere di giorno in giorno il percorso più adatto.

Dalla piana di Valbruna

Chiesa della Santissima Trinità (1622)

Valbruna Inn

Per questa breve vacanza, abbiamo scelto di pernottare presso il Valbruna Inn (link al sito internet). Il bed&breakfast è situato nel centro del paese, vicino alla chiesa.

Putroppo il ristorante è chiuso da qualche anno, ma la struttura è comunque più che consigliabile! Ambiente accogliente, cani ammessi, ottima colazione, un bar ben fornito aperto negli orari di ricevimento.. e soprattutto sono davvero molto gentili e disponibili!

Una chicca: un’accogliente sala lettura con divani e poltrone, tantissimi libri ed un giradischi con molti dischi di vinile 😍

Ci hanno dato la stanza n.ro 8 “Jôf di Miezegnot”: quasi un simbolismo.. l’otto è il mio numero fortunato e lo Jôf di Miezegnot è l’unica cima della zona sulla quale sia arrivato!

La “nostra” stanza

Doccia.. panoramica!

Il rituale del mattino per Petra!

Il trekking di Malborghetto

Quest’anno è stato inaugurato il trekking di Malborghetto (link al depliant), tre percorsi anulari di diversa lunghezza che “costeggiando fiumi, attraversando radure, abetaie e faggete e guardando torrenti di montagna” permettono di ammirare i paesi di Malborghetto e di Cucco in una visione inedita e nuova (non sono parole mie, ma quelle della presentazione del percorso).

I tre percorsi (da Comune di Malborghetto Valbruna)

Ho optato per il percorso intermedio (come lunghezza), l’Anello del Col di Gos. Parcheggiato presso il Centro Sportivo di Malborghetto, abbiamo iniziato l’itinerario in senso orario.

La prima parte non è stata sinceramente esaltante: asfalto, sentierino, si attraversa la ciclovia, si passa accanto a monumentali tralicci e sotto l’autostrada, accompagnati dal suono costante del traffico.

Vista sulla vallata

Dopo un po’, si arriva ad una strada forestale che procede in salita. Il fondo è segnato dal passaggio di pesanti automezzi e nei solchi lasciati dalle ruote si formano delle belle pozzanghere che sono un richiamo irresistibile per Petra!

Lungo la forestale verso il bosco

Finalmente arriviamo nel bosco vero e proprio ed in breve arriviamo al punto più alto della passeggiata (non si arriva sulla cima del colle). Il percorso inizia a scendere.

Rovine nel bosco

Dopo una brusca svolta a sinistra, il sentiero si restringe ed in maniera alquanto ripida scende verso valle. Fondo umido e foglie rendono il tratto un po’ disagevole, al punto che per una ventina di metri è stato posizionato un cavo d’acciaio per evitare scivoloni.

Cavo di sicurezza.. ma a qualcuno non serve!

In breve arriviamo sul fondo, sulle rive del Rio Bianco. Naturalmente Petra si concede più di qualche tuffo nelle acque limpide.. e stavolta direi per fortuna, così si ripulisce dal fango accumulato in precedenza!

Rio Bianco

Idromassaggio!

Arriviamo anche all’incrocio con il Sentiero CAI 606, che da Malborghetto raggiunge Malga Strechizza e prosegue sino ad incontrare il Sentiero CAI 607 che a sua volta porta al Jôf di Miezegnot. Incrociamo anche l’Anello del Col di Mezzo.

Lasciato il Rio Bianco proseguiamo in discesa

Continuando lungo il percorso, ci troviamo nuovamente sull’asfalto e seguiamo la strada per raggiungere il Centro Sportivo ed il parcheggio.

In totale, 3,5km con 190m di dislivello (rispetto ai 4km dichiarati). File .gpx sul profilo Komoot Six paws walks (dove manca il tratto iniziale).

Il percorso


Malga Saisera

Alla fine della strada che percorre la Val Saisera, in corrispondenza del parcheggio P6 “Ghiaie”, si trova la Malga Saisera (1.004m).

Cappella Florit

Sul lato verso monte sorge la piccola cappella Florit, edificata nel 1970 (alcuni riportano negli anni ‘60.. ma nel 2020 è stato celebrato il 50simo anno..). Da qui parte il Sentiero CAI 611 che porta al Rifugio Grego ed al Bivacco Stuparich per proseguire sino a congiungersi con Sentiero CAI 616 (in quest’ultimo segmento disagevole un tratto è attrezzato.. ma attualmente i sostegni sono disancorati e quindi NON è percorribile).

Per me è una zona di ricordi.. i più vecchi risalgono a più di 50 anni fa, quando trascorsi due settimane di campeggio proprio qui!

Inizio del Sentiero 611

Abbiamo quindi imboccato il sentiero che parte decisamente in salita nel bosco. Sulla base dei succitati ricordi di gioventù, la pendenza non molla per buona parte del percorso: 3km con 340m di dislivello sino al Rifugio. I cinquanta minuti di percorrenza indicati per me non erano fattibili neanche a 16 anni (e dire che camminavo!).

..decisamente in salita!

Per un primo tratto nel bosco procediamo abbastanza bene, ma quando arriviamo sul crinale avvertiamo i primi segni di stanchezza.. le soste - con la scusa di guardare il panorama - si fanno più frequenti.

Una delle soste..

Dal sentiero (affluente sinistra del Saisera)

Dopo poco più di un chilometro e 220m di dislivello, preferisco rinunciare. Sebbene con un dislivello minore, mancano poco meno di 2km per giungere al Rifugio Fratelli Grego. Avrei voluto rivederlo, dopo tanti anni.. ma sarà per un’altra occasione!

..e quelle nuvole???

Effettuiamo una sosta rigenerante per intraprendere la via del ritorno. Abbandoniamo il sentiero per prendere la comoda carrareccia (che, in 7km, porta dal fondovalle al rifugio con una pendenza meno marcata).

..imbocchiamo la carrareccia..

Scendiamo tranquillamente e senza fretta. La strada è quasi tutta al riparo dal sole che si è fatto di nuovo vedere. Meno di 3km per scendere sino a fondo valle.

Ormai tra gli alberi vediamo il Torrente Saisera

Ritornati al parcheggio, ci siamo fermati per goderci una mezz’ora di relax nell’area attrezzata.

Finalmente si riposa!

Alla fine, abbiamo percorso quasi 4km con 220m di dislivello positivo e negativo (file .gpx su Komoot). Ripresa l’automobile, siamo ridiscesi a Valbruna e ci siamo concessi un buon pranzetto presso la Baita dei Sapori!

..quando si dice tavolo con vista (ed un po’ di zoom)!


Gironzolando..

Non essendo impegnati tutto il giorno a camminare, abbiamo girato un po’ a caso nella zona. Per vedere posti nuovi e per riscoprire luoghi noti, alcuni densi di ricordi.

Bagni di Lusnizza: Chiesa di San Gottardo

Malborghetto: l’autunno sta arrivando!

Tarvisio: Piazza Unità con la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo 

Tarvisio: uno dei torrioni a protezione della chiesa

Valbruna: una deliziosa casa privata


The Movie














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