Ep. 66: 24 marzo 2023 - Slovenia: Mitski Park

Il parco dei miti e delle leggende slave

Nel piccolo paese di Rodik (Roditi), a qualche chilometro dal confine italo-sloveno, si trova un parco tematico nel quale, attraverso un percorso guidato con una serie di sculture appositamente realizzate, si entra in contatto con il mondo dei miti e delle leggende slave.

Si tratta di un progetto interregionale tra Slovenia e Croazia con due centri, rispettivamente a Rodik ed a Trebišća (Mošćenička Draga).

Il parco in Croazia è dedicato al dio Perun, mentre il percorso in Slovenia è dedicato alla sua compagna Mokoš (Baba).

A Rodik vi sono due sentieri tematici distinti: quello di Baba (che è molto adatto ad essere percorso con la bici) e quello del Lintver.. il Lintver? Per i pochi che ci seguono, il nome dovrebbe risultare familiare.. avevamo già incontrato questa creatura mitologica in una visita alle Valli del Natisone (link all’Episodio 43 - Cascate Kot).

In questa puntata, noi abbiamo effettuato proprio il percorso dedicato al Lintver!

Il lintver

Avvicinamento

Rodik è raggiungibile in poco tempo dal valico confinario di Pesek. Entrati in Slovenia, si segue la strada che porta al paese di Cosina. Alla prima rotonda si svolta a destra (direzione Fiume), alla seconda rotonda (centro commerciale) si prosegue (seconda uscita).

Alla fine di una piccola salita, al semaforo, si svolta a sinistra. La strada prosegue per alcuni chilometri sino a raggiungere Rodik.

Dobbiamo svoltare a destra verso il paese e dopo circa 400m troveremo la nostra destinazione sulla sinistra.

In questo periodo, la Rodiška Cesta (che parte dal semaforo) è chiusa per lavori: alla prima rotonda, prestare attenzione alle indicazioni che indicano la deviazione per Rodik (si prosegue, si passa l’incrocio con il raccordo autostradale, si prosegue per neanche 2km per poi svoltare a destra; una stradina dapprima nel bosco e poi tra i campi porta alla Rodiška Cesta).

Parcheggio al centro visitatori

Il centro visite

Il centro visite è aperto ogni giorno. Al suo interno è ospitato un piccolo e curato museo che approfondisce i temi del parco e che vale la pena di vedere.

Le persone sono gentilissime e disponibili; oltre alle informazioni, potete trovare una cartina del parco e vi è la possibilità di noleggiare delle bici (consigliate per uno degli itinerari). Su richiesta, organizzano anche visite guidate per gruppi.

Il logo del parco all’entrata del centro visite


Il Sentiero del Lintver - Lintverjev Brog

Partendo dal centro visite, si prosegue sulla strada in mezzo alle case del paese sino a raggiungere, dopo 580m, una piazzetta. Sulla sinistra, si nota un segnale che indica la direzione da seguire.

Scorcio della piazzetta
A sinistra l’indicazione

Imbocchiamo la stradina, che sale tra le case sino a diventare una carrareccia. Ci vuole un po’ per arrivare alla fine del paese e finalmente entrare nel bosco.

Dopo le case, la carrareccia sale nel bosco

La carrareccia continua a salire tra gli alberi; dobbiamo proseguire per poco più di mezzo chilometro per incontrare un bivio, dove un sentiero piega decisamente a destra. Un paletto indicatore ci aiuta nella scelta.

Paletto indicatore: si va a destra!

Svoltato a destra, il sentiero continua in salita seguendo i contorni di un colle, sempre nel bosco.

..continuiamo a salire..

Continuiamo per circa 1,1km prima di arrivare alla prima “stazione” del nostro itinerario; siamo a 2,3km dalla partenza, a quota 750m (eravamo partiti da 560m).

1. Na jezeru

Non mi aspettavo uno stagno “vero”.. putroppo Petra se ne accorta subito e quindi..

Sopra la dimora del Lintver

Il Lintver è un grande serpente, verde, con la cresta rossa come un gallo. Abita in un castello che si trova in fondo ad un lago.. dentro la collina! Esce per controllare l’acqua, si riscalda e poi ritorna nella sua dimora. Non è consigliabile farlo arrabbiare, e per questo avevo paura per Petra.. ma non è successo nulla, per fortuna!

Petra esplora la “casa” del Lintver

Il serpente Lintver torna sottoterra

Lasciato il Lintver, riprendiamo per un breve tratto il sentiero. Dopo poco più di cento metri, il sentiero piega a destra. Ma noi imbocchiamo una traccia che prosegue dritta.

Petra è sul sentiero giusto, a sinistra

Ancora 400m in salita prima di scorgere i segnali della prossima tappa.

Siamo alla seconda tappa


 2. Ajdovščina

I giganti Ajdi abitarono per molto tempo questo colle, sino a quando i maschi non partirono per una guerra e non fecero più ritorno; i superstiti si mescolarono alla popolazione locale (anche se i rapporti con il villaggio di Rodik non erano stati sempre amichevoli).

Siamo sulla cima del colle Ajdovščina, a quota 804m, il punto più alto di questo itinerario.

Il villaggio dei giganti

Ajdovščina

Lasciato il colle dei giganti, seguendo un piccolo sentiero iniziamo a scendere. In 560m perdiamo 50m di quota e ci immettiamo in un sentiero più largo che in un centinaio di metri ci fa incontrare un sentiero ancora più comodo.

Scendiamo dal colle dei giganti

A questo punto, svoltiamo a destra in direzione di Njivice e di Križen Direv. In 100m circa, vediamo il segnale del sito di Njivice.

Svoltiamo a destra

3. Njivice

Qui troviamo una doppia simbologia. Da un lato, il villaggio che fu abbandonato, e da un altro la leggenda di uno zingaro (successivi abitanti del villaggio) che derubava i viandanti in maniera singolare. Ma anche le fiammelle viste nei boschi, ovvero le fiammelle dell’aldilà, le anime dei defunti.

Njivice

Torniamo sul sentiero, svoltando a sinistra, e ne ripercorriamo un tratto per poi continuare dritti. In 450m raggiungiamo le indicazioni per il sito della “testa di cavallo”.


5. Kobilja Glava

Una doppia simbologia anche per questo sito.

La testa del cavallo, che indica un confine.. ma nell’immaginario, tale confine può essere tra questo mondo.. ed un altro!

E poi la leggenda dello stregone avido.. non voglio anticipare troppo, ma sappiate che vi sono degli animali stanchi di essere vessati, uno stregone avido (come si diceva).. e delle streghe che stanno a guardia di un tesoro.

La testa di cavallo

Di chi sarà questa mano?

Il tesoro custodito dalle streghe

Ritorniamo sul sentiero, che procede in leggera discesa prima di iniziare a scendere in maniera più decisa.

Dopo poco più di 750m, arriviamo ad una sorta di incrocio tra sentieri. Dritto di fronte a noi, il segnale per il sito di Robida, in cima al colle.

Prendiamo il sentierino in salita sino ad arrivare quasi sulla sommità.

Prendiamo il sentierino in salita

6. Robida

Qui, anticamente, sorgeva un castello. Ma, dopo che fu distrutto da un incendio, nelle sue rovine prese dimora un grande serpente.

Il serpente che abita le rovine del castello

Ridiscesi sul sentiero principale, svoltiamo a destra per proseguire in discesa. Dopo poco (circa 150m) ci congiungiamo al percorso fatto all’andata. Non ci resta che fare a ritroso la stessa strada, che ci riporta in poco piú di un chilometro al centro visite del parco.

Dare la precedenza alle salamandre, anche se provengono da sinistra!

E dopo le atmosfere mitiche ed un po’ cupe, ecco il sole e la primavera!

Siamo in vista del paese; manca poco

Riepilogo

In tutto, 6,6km con 240m di dislivello positivo e 230m di dislivello negativo. Noi abbiamo impiegato 2h45 (soste incluse) contro 2h teoriche.

Il percorso parte dal centro visite del parco e non comprende le due deviazioni; volendo effettuare lo stesso itinerario, è possibile parcheggiare più avanti, nella piazzetta dove si trova il serbatoio idrico, per risparmiare qualche centinaio di metri sull’asfalto. Inoltre, sarebbe un punto strategico per una sosta ristoratrice alla fine della gita: vi sono un paio di locali vicinissimi.

Il file .gpx è disponibile sul nostro profilo Komoot 6 paws walks.

Tracciato del percorso

Approfondimenti & link utili

Sui due parchi tematici è possibile trovare parecchio materiale su internet, ma secondo me è imprescindibile una visita al sito ufficiale del Mitski Park: mitski-park.eu. Anche perché dal sito trovate i collegamenti per scaricare l’app dedicata (Google Play ed App Store), molto utile.

Per un riassunto esaustivo, vale la pena di visitare il sito slovely.eu.

Vi sono anche tante foto e filmati, sinceramente migliori di quello che vi ho presentato.. ma ricordo che il nostro è l’unico con la fantastica Petra, che di sicuro è la dea del cibo, del sonno e.. delle pozzanghere!

Petra, la dea delle pozzanghere!

Consigli..

Non ho riportato in maniera dettagliata i miti e le leggende di ogni “stazione” per non rovinare la (infantile) sorpresa di scorprirli, magari attraverso la voce dell’app, uno alla volta mentre si percorre il sentiero del Lintver.

Non è un percorso per chi ha fretta o vuole macinare chilometri; è un itinerario di calma e di meditazione, da farsi con lo stato d’animo adatto.. solo in questo modo potremo notare, per ognuno dei siti, il segnale verticale e poco dopo quello orizzontale.. e quest’ultimo segna il confine tra il nostro mondo ed un’altro, come la testa del cavallo..

Un confine?


The Movie









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