Ep. 55: 27 novembre 2022 - Carsovagando: Monte Castellaro

 Veliko Gradišče

Si avvicina un periodo in salita, ma senza escursioni ☹️ però ancora una gita con Petra volevo farla.. e quindi, dopo aver visitato in zona il Monte Goli e prima ancora il Monte Cocusso, ho deciso di vedere il Monte Castellaro (che sembra la cima più alta del territorio).

Cima del Monte Castellaro
.

..in realtà la vetta è ricca di vegetazione

Come arrivare

Vi sono numerose possibilità stante l’estesa rete di sentieri presente nell’area: Basovizza, Valico di Lipica e Povir da un lato (grosso modo da nord); Pesek, Grozzana e Krvavi Potok dall’altro.

Per prendercela comoda ed effettuare un percorso ad anello abbiamo parcheggiato la bau-mobile a Grozzana.

Il piccolo paese (poco più di 100 abitanti) si trova in una larga conca tra il Monte Cocusso ad ovest ed il Monte Goli ad est.

I prati attorno Grozzana


Da Grozzana a Sveti Tomaz

All’arrivo, 7 gradi di temperatura ed un po’ di bora. Ci troviamo a quota 480m. Lasciata l’automobile, abbiamo percorso il piccolo paese per trovare il Sentiero CAI 3 da percorrere per un tratto in senso contrario (il sentiero parte da Pesek ed arriva sino a Iamiano).

Il CAI 3 a Grozzana

Dopo un primo tratto tra i campi, il sentiero si inoltra nel bosco ed inizia a salire. Proseguiamo, tenendo la sinistra ai possibili bivi.

Il CAI 3 svolta a destra verso Pesek

Attraversiamo il confine e continuiamo sempre in salita, che si fa più marcata dopo qualche centinaio di metri.

Piccolo altare, ripristinato di recente

Cippo confinario

Dopo una breve salita un po’ ripida, il bosco si dirada ed arriviamo in vista di una torre campanaria. Dalla partenza, abbiamo percorso 1,6km con un dislivello di 120m.


Sveti Tomaz

La bella chiesetta di San Tommaso Apostolo, risalente al XVII secolo, è ormai in rovina e pericolante, mentre il cimitero accanto è ben tenuto.

Ci fermiamo per qualche minuto per ammirare il sito.

San Tommaso Apostolo

Sempre suggestiva!

Da Sveti Tomaz al Castellaro

Accanto alla chiesetta passa un piccola strada asfaltata; troviamo subito l'indicazione su quale direzione prendere.

..proprio vicino alla chiesetta

Seguiamo la strada sino ad un gruppetto di costruzioni abbandonate, che hanno proprio l'aria di una casermetta di confine. Accanto, un parcheggio.. e le automobili presenti sono parecchie!

Le costruzioni abbandonate

Poco oltre, una carrareccia piega a sinistra in direzione Monte Cocco, ma noi prendiamo il sentiero stretto che sale in direzione del Castellaro.

..noi svoltiamo a destra

Si inizia con una bella salita per arrivare in quota, ma poi si procede in maniera meno ruvida, salendo sempre.

Subito in salita

Procediamo con calma nel bosco; si intravedono dei bei panorami, ma sono celati dagli alberi fitti. Proseguiamo nel bosco sino a quando lo stesso inizia a diradarsi; siamo vicini alla cima, che raggiungiamo in breve tempo.

Si intravedono panorami..

Manca poco ormai..

Dal bivio sino al Monte Castellaro percorriamo un chilometro scarso con 120m di dislivello; dalla partenza, 2,76km con 260m di dislivello.

Arrivati!


Monte Castellaro

Il Monte Castellaro (Veliko Gradišče) o Castellaro Maggiore, oppure Monte di Grociana, è alto 742m (o 741m?). È la cima più alta della zona, una sorta di dorsale da Basovizza a Rodik che parte dal Monte Cocusso (672m) e si estende sino al Monte Ograda (701m) comprendendo l’Obrovnik (700m), il Golac (688m) ed il Goli (620m). Il Cocusso ed il Goli sono sulla linea di confine mentre tutti gli altri si trovano in territorio sloveno.

A causa della vegetazione, la vetta del Castellaro - nonostante l’altezza - non è molto panoramica.

Il cippo di vetta

Sulla vetta troviamo una coppia di ciclisti con la quale scambio due parole e che gentilmente mi fanno una foto con Petra; il tempo di salutarli ed arriva un gruppetto di persone con un cane. Per fortuna, tutte persone simpatiche! Quattro chiacchiere e quattro bau, e poi ognuno lascia la cima in una direzione diversa.

Vista dalla cima

Ancora il Cippo di vetta

Grazie agli amici ciclisti!


Il castelliere di Monte Grociana

Del Castelliere di Monte Grociana rimane ben poco. Lo spessore delle mura era di 1,4m mentre la lunghezza complessiva era di 870m.

Il terreno di arenaria (anomalo per l’area) ha permesso il formarsi di alcune sorgenti; tale circostanza, unita alla posizione dominante sulla zona circostante, ha indubbiamente favorito l’edificazione del castelliere in questa posizione.

Successivi rilievi ed il rinvenimento di alcuni reperti hanno fatto supporre che sul Castellaro fosse stato presente anche un “castrum” romano.

Solo scendendo ho notato dei cumuli di pietre che formano muretti, mentre salendo dal versante meridionale non ho visto nulla.

A nord est dalla cima

Resti delle mura? Mah..


Dal Castellaro a Izvir Vroče

Lasciata la vetta del Monte Castellaro, prendiamo il sentiero in direzione opposta. Discendiamo rapidamente sino a ritornare nel bosco.

Si torna nel bosco

Dopo qualche centinaio di metri, ci immettiamo in un sentiero più largo, nel quale svoltiamo a sinistra.

Scendiamo lungo un sentiero più largo

Poco dopo, oltre una curva, perdo di vista Petra.. dopo qualche secondo, sento uno sciacquio sospetto. Mi affretto, ma troppo tardi: trovo il cane che sta sguazzando allegramente in una pozza d'acqua!


Izvir Vroče

A 400 m dalla cima del Castellaro, abbiamo raggiunto la sorgente Izvir Vroče! Richiamo subito la belva e - messo il guinzaglio - mi fermo ad ammirare il sito.

Come visto, è la presenza di arenaria a permettere il formarsi di piccole sorgenti in questa zona.

Lo specchio d'acqua appare quasi di colpo

Izvir Vroče

..sarebbe un bel posto di ristoro!

Da Izvir Vroče a Grozzana

Lasciata la sorgente, troviamo delle indicazioni da un lato per Lokev e dall’altro per il Planiska Koča na Kokoši; proseguiamo dritti in quest’ultima direzione.

Scendendo ancora, troviamo una piccola sorgente, la Muhov Izhvir.

Muhov Izvir

La piccola sorgente è al bordo del sentiero

Continuando in discesa e nel bosco, a 700m da Izvir Vroče troviamo un bivio; svoltiamo a sinistra e dopo 170m ci raccordiamo su una carrareccia larga e comoda. È la strada che avevamo visto in precedenza, quando avevamo iniziato il sentiero per il Castellaro.

Proseguiamo nel bosco

Ci raccordiamo con la strada forestale

L’idea iniziale era di raggiungere anche il Cocusso.. ma vista l’ora e l’affluenza di persone, opto per rimandare ad un’altra occasione. Tanto più che oggi non avrei potuto fermarmi a pranzo al Rifugio.

Altre utili indicazioni

Il Monte Cocusso (Kokoš) con i suoi 672m è la cima più elevata del Carso triestino. È situato proprio sulla linea di confine; a pochi passi in territorio sloveno si trova il Rifugio di Kokoška o Planiska Koča na Kokoši (aperto tutto l’anno solo nei fine settimana).

..ultimi fuochi

Sarà per un’altra volta.. percorriamo per un tratto la forestale prima di girare a sinistra sul primo sentiero che incontriamo, a circa 800m. Di colpo il “traffico” di escursionisti scompare.

Percorriamo in discesa morbida la larga traccia, incontrando in rapida successione le rovine di due posti di frontiera, lato sloveno e subito dopo quello italiano.

Lato sloveno

Lato italiano

Procediamo rapidamente; a 700m incontriamo uno dei sentieri che scende dal Cocusso. Ci immettiamo, tenendo sempre la sinistra.

Confluenza con il sentiero che scende dal Cocusso

Ancora in discesa; vi sono dei tratti asfaltati ed un paio di tornanti.. ma ormai manca poco. In 800m arriviamo al limitare del paese di Grozzana. Rimetto il guinzaglio a Petra e percorriamo le stradine tra le case per raggiungere l’automobile.

Siamo quasi arrivati a Grozzana



Riepilogo

In totale, abbiamo percorso 6,44km con 260m di dislivello in salita e 250m in discesa; abbiamo impiegato 2h50 incluse le soste (tempo teorico 1h54).

File .gpx

The Movie

Per motivi di spazio, il filmato è stato compresso tre volte.. e la qualità ne risente ☹️ d’altro canto, Blogger di Google è uno dei pochi editor di blog (gratuiti) che consente di postare anche filmati!















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