Ep. 42.3: 16 giugno 2022 - Veneto: Val Visdende - Giro dei Borghi

   A zonzo per le borgate

L’incertezza delle previsioni meteo ed una certa spossatezza (lo stress è sempre lento nel defluire..) portano a scegliere un facile percorso sul fondo della vallata, ovvero parte del Giro dei Borghi, un percorso che permette di visitare tutte le piccole borgate della Val Visdende.

Il borgo di Costa Zucco

Da Cima Canale a Prà della Fratta

Il punto di partenza dell’escursione è.. la nostra baita. Infatti dal borgo di Cima Canale, proprio all’inizio, abbiamo attraversato un ponte di legno sul Torrente Cordevole per imboccare il sentiero che ci avrebbe condotto al piccolissimo borgo di Prà Picol.

Il laghetto di Prà Picol

Pesce-cane 😁

Da Prà Picol il percorso prosegue in dolce salita; incrociamo il sentiero che porta verso la Forcella Zovo (si unisce alla strada più avanti, non è consigliabile ascendere alla forcella lungo i sentieri) e tiriamo dritti. Il tempo peggiora e le nubi non fanno presagire nulla di buono.

Guadato il Rio di Vissada, una breve erta ci fa arrivare in un attimo ai prati attorno al borgo di Prà della Fratta.

Bivio per Forcella Zovo

Il Rio Vissada

I prati attorno Prà della Fratta

Proprio alle prime case del borgo di Prà della Fratta, siamo stati sorpresi dalla pioggia. Ci siamo affrettati per non bagnarci troppo e quando ci siamo fermati per prendere le giacche dagli zaini, ci siamo accorti di essere arrivati davanti ad un ristoro agrituristico aperto!

Bella accoglienza!

Prà della Fratta


Malga Prà della Fratta

Il ristoro agrituristico Malga Prà della Fratta offre servizio di ristorazione e vendita di prodotti tipici, anche di produzione propria. Da giugno a metà settembre sono aperti ogni giorno.

Gentilissimi, nessun problema con le cagnolone (anche se eravamo bagnati). Tra le proposte, abbiamo optato per i casunzei (ottimi) ed un piattino di formaggio (anch’esso ottimo.. formaggio vecchio della Latteria Pradotto, che abbiamo preso anche per casa!).

Malga Prà della Fratta

Il rustico ed accogliente interno

Link utili

Malga Prà della Fratta

Agriturismo Prà della Fratta



Da Prà della Fratta a Cima Canale

Dopo la gradevole sosta, abbiamo ripreso il nostro percorso, stavolta con il sole. Siamo scesi lungo la strada asfaltata per arrivare ad incontrare il borgo successivo, Prà Marino.

La Malga Prà Marino è in ristrutturazione, dopo che un incendio l’ha danneggiata gravemente; poco oltre, è visibile la caratteristica chiesetta in legno della Madonna della Neve.

Prà Marino

Finalmente erbetta fresca!!!

Proseguendo e lasciato alla sinistra il bivio con la strada che porta alla Malga Dignas, abbiamo svoltato a sinistra lungo una strada forestale, seguendo le indicazioni del percorso P2.

Prima vicino a delle case, poi lungo una forestale; dopo una serie di pascoli ancora “disabitati” siamo arrivati al piccolo e delizioso borgo di Costa Zucco (pregevole la chiesetta dedicata a S. Antonio, risalente al 1850 e più volte restaurata, l’ultima volta nel 2012).

I prati prima di Borgo Zucco

Borgo Zucco

Chiesetta di S. Antonio

Ancora un tratto nel bosco ed abbiamo incontrato il Torrente Cordevole, che ci farà compagnia sino al rientro; abbiamo infatti seguito la strada asfaltata per un tratto per poi imboccare un percorso lungo la sponda del torrente.

Guado del Cordevole

Passati accanto all’Albergo Bar Ristorante Gasperina (con annesso campeggio), siamo giunti poi in poco tempo a Cima Canale ed alla baita.

Albergo Gasperina

Il Torrente Cordevole a Cima Canale


Inside Val Visdende: Le Sorgenti del Piave

Modificando ogni giorno i programmi sulla base delle condizioni meteo, abbiamo giocoforza scartato delle escursioni che avevamo in animo. Una di queste era la visita alle Sorgenti del Piave ed all’omonimo Rifugio (raggiungibili anche dal lato Sappada). Ma quali sono le sorgenti del Piave, il fiume sacro alla Patria?

La risposta non è semplice, in particolare da quando Sappada ed il suo territorio sono passati alla regione Friuli Venezia Giulia. Ma andiamo con ordine..

Dal punto di vista idrologico (o fluviologico o potamologico), la questione era se le sorgenti fossero in Val Sesis (e da lì il fiume scende verso Cima Sappada, Sappada e prosegue poi, dopo il “ salto” di 50 metri all’Orrido dell’Acquatona, nel Comelico) oppure se considerare la Val Visdende il “luogo di nascita” del Piave (o della Piave, per usare il femminile com’era prima della Grande Guerra).

In Val Visdende, sulle falde del Monte Peralba, nasce il Torrente Cordevole - o Piave della Val Visdende - che, dopo aver ricevuto le acque di alcuni rii e del Torrente Londo, conluisce nel Fiume Piave nelle vicinanze di San Pietro di Cadore (località Salafossa). La sua portata d’acqua appare più imponente rispetto al corso d’acqua che scende da Sappada.

A favore della “scelta” su Sappada, però, si era pronunciato il professor Arrigo Lorenzi, incaricato negli anni trenta dal Consiglio Nazionale delle Ricerche di definire quali fosse la sorgente del Piave. Sia per motivi storici che di morfologia del territorio, all’epoca nessuno ebbe da ridire.

Ma con il passaggio di Sappada al Friuli Venezia Giulia, si scatenò un inferno: mai e poi mai il Veneto avrebbe rinunciato alla “paternità” del Piave! Il Presidente della regione, Luca Zaia, incaricò una commissione di esperti (presieduta dal prof. Luigi d’Alpaos, docente emerito di ingegneria idraulica presso l’Università di Padova) di valutare la questione (“..richiesta perchè ci fosse un giudizio terzo da parte di luminari di riconosciuto valore ed evitare dispute campanilistiche e antistoriche”).. la commissione confermò che le sorgenti del Piave sono ancora nella regione Veneto!

Per citare un assessore veneto (di Belluno): “Dal punto di vista idrologico ed idraulico va considerata la sorgente con il bacino più ampio, che in questo caso è proprio il ramo della Val Visdende.”

Quindi, dovremmo giungere alla conclusione che il sito delle Sorgenti del Piave (peraltro edificato dalla mano umana negli anni ‘60 con la creazione di un bacino per le acque di diverse piccole risorgive della zona) oggi non è più valido, salvo accettare il concetto che un fiume abbia due sorgenti…

Sorgenti del Piave in Val Sesis (GFDL con disclaimer, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=583920)

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