Ep. 42.1: 14 giugno 2022 - Veneto: Val Visdende - Le Gallerie di Guerra

 Sui passi della Grande Guerra

La partenza è stata un po’ stressante. La cagnolona, nei giorni precedenti, aveva un’infezione cutanea (causata dal pelo annodato e bagnato) che abbiamo dovuto curare con antibiotici e cortisone. Inoltre, oltre alla rasatura, la zona doveva essere pulita e - per evitare grattamenti e leccate - la pelosotta ha dovuto indossare una t shirt ☹️.

Ma per fortuna in qualche giorno di cure e riposo a casa, l’infezione è migliorata e quindi abbiamo avuto dal veterinario il permesso di partire!

Quindi, bagagli in auto nel baule, Petra come al solito sistemata sul sedile posteriore e si va!

Il Torrente Cordevole lungo la strada per Cima Canale


Avvicinamento

Dall’autostrada A23/E70 prendere l’uscita Carnia e seguire le indicazioni per Tolmezzo. Proseguire sulla SS52 sino a Villa Santina e svoltare poi nella SR355 in direzione Sappada. Oltre Sappada, sempre sulla SR355, continuare per 6km scarsi. Dopo una delle gallerie, sulla destra le indicazioni per la Val Visdende (ponte sul Fiume Piave).

Provenendo invece dalla A27, seguire inizialmente le indicazioni per Cortina/Cadore sulla SS51; successivamente, a Tai di Cadore, svoltare a destra sulla SS51bis in direzione Auronzo/Sappada. A Santo Stefano di Cadore, prendere la destra in direzione Sappada. Dopo 6,5km svoltare a sinistra per la Val Visdende.


Just a bite

Siamo partiti con molta calma ed all’ora di pranzo (un po’ tarda) siamo arrivati a Sappada e fermati in centro per mangiare un boccone (sorpesa gradita: i parcometri non sono ancora attivi).

Il Ristorante Pizzeria “Ti Spiazza” è un locale storico della località; ne ho ricordo da quando avevo neanche vent’anni (il che vuol dire parecchio tempo).

Ci siamo sistemati comodamente con le cagnolone ai tavoli esterni con le panche. Molto soddisfatti della sosta: cortesia, rapidità e pizze sottili buonissime. In particolare, la “Sappadina”: mozzarella, funghi porcini, pancetta e formaggio locale.. ma non il formaggio Sappada, quello tipo latteria (Plodar Semar Kase) o malga (Plodar Olbm Kase), bensì una crema.

La Saurnschotte è un formaggio fresco spalmabile aromatizzato con il dragoncello di montagna (una sorta di artemisia). Per saperne di più su questo particolarissimo formaggio, visitate il sito Fondazione Slow Food.


La Baita Cima Canale

Da Sappada abbiamo impiegato poco per raggiungere la nostra meta. Per il momento, l’accesso alla valle è gratuito (abbiamo visto pochissime persone in giro).

La baita è costituita da due appartamenti; quindi, uno per gli amici ed uno per me e Petra. Molto legno, stufe, tanto verde attorno.. le pelosotte possono girare libere a loro piacimento.. tutto benissimo!!!

La “nostra” baita

Zona relax

Vista di fronte

Le Gallerie di Guerra

Il percorso (indicato come Percorso 1) parte da Cima Canale e, dopo prati e boschi, conduce per un breve e ripido sentiero a visitare una serie di postazioni della Prima Guerra Mondiale.

Le gallerie erano atte al ricovero ed a depositi; alcune ospitavano bocche da fuoco. Furono edificate, assieme alle postazioni di Forcella Zovo, dal XVI  Battaglione della (allora Regia) Guardia di Finanza nel 1915. Dal giugno di quell’anno sino al settembre del 1917 la zona fu teatro di episodi bellici, per lo più azioni di reciproco disturbo con un numero limitato di militari coinvolti.

Una volta sistemati nella baita, siccome il percorso passa proprio dietro casa, decidiamo di sgranchirci le gambe (e le zampe) e di dare un’occhiata al sito. In effetti la camminata non è lunga, ma il sentiero che conduce alle postazioni è sdrucciolevole a causa della ghiaia; va percorso con cautela specie scendendo (non è possibile fare anelli).

Le gallerie sono anguste e brevi (meglio comunque avere una torcia elettrica); in alcuni punti sono sistemati dei manichini più o meno indossanti delle uniformi.. sono un po’ tristi, a dire il vero, e forse una tabella esplicativa delle postazioni sarebbe stata più adatta (un cartellone è stato posto vicino all’infopoint, all’inizio del percorso da Cima Canale).

Finita la visita, siamo rientrati alla (momentaneamente) nostra baita per preparci per una cenetta casalinga.. fatta nell’appartamento degli amici che risulta parecchio più accogliente del nostro (ma noi abbiamo una bella zona relax al’aperto ed una fonte d’acqua purissima).

Postazione all’interno

Una sentinella

L’entrata di una galleria


Inside Val Visdende: I locali

La valle vede la maggiore affluenza turistica nel periodo luglio-agosto e nei fine settimana; stante la posizione un po’ defilata, le strutture sono semplici ed i menù propongono piatti locali senza troppi fronzoli (il che non vuol assolutamente dire banali, in certi casi).

Nel fondovalle:

A Cima Canale, all’imbocco della valle, si trova l’Albergo Ristorante Alle Buone Arie.

Poco più avanti lungo la strada, l’Albergo Ristorante Gasperina.

Proseguendo lungo la strada e tenendo la destra, si arriva al borgo di Costa d’Antola, dove si trova il Bar Ristorante da Plenta.

Se invece di proseguire verso Costa d’Antola svoltiamo a sinistra, nel borgo di Prà Marino troviamo l’Azienda Agricola Malga Prà Marino, attualmente in fase di ristrutturazione.

Nel borgo successivo, Prà delle Fratte, l’Agriturismo Malga Prà delle Fratte ed il Bar Ristorante Albergo Miravalle.

In quota:

Dalla località Prà Marino, prendendo la strada a destra dopo le case, si può arrivare (anche in automobile) alla Malga Dignas.

Continuando invece sulla strada, da Prà delle Fratte si sale sino al Rifugio Forcella Zovo.

Dal Rifugio Forcella Zovo - oppure salendo da Costalta o da Costalissoio - si arriva infine al Rifugio de Dòo.

Per pernottare:

Oltre agli alberghi ed ai rifugi citati sopra, vi sono due campeggi.

Il Camping Val Visdende è proprio subito dopo il ponte sul Piave dalla strada regionale, all’inizio della salita per la valle.

Presso l’Albergo Gasperina è situata un’area attrezzata per camper.

Inoltre, vi è la possibilità di affittare appartamenti o baite.


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